“L’Asp 2 dividerà i posti letto tra il S. Elia e il V. Emanuele”
Dopo le dichiarazioni dei deputati ragionali e nazionali del M5S di Gela, che hanno ribadito di sostenere il sindaco della loro città, affinchè non avvenga lo “scippo”, interviene anche l’on. Mancuso per riportare un po’ di calma.
L’ eventuale attivazione dell’Utin all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, ha creato una nuova “guerra” tra Gela e Caltanissetta.
Spiace che a parlare di “scippo” siano politici che anche grazie ai voti presi a Caltanissetta, oggi ricoprono quei ruoli, mentre non si ricordano difese per la città, che piaccia o no è il capoluogo di provincia.
Questo non vuol dire che a Gela certi servizi non debbano essere garantiti, ci mancherebbe altro, ma i toni usati sembrano francamente esagerati.
Solo il sen. Lorefice è stato presente nel periodo della crisi idrica, partecipando ai consigli comunali aperti sul tema, sinceramente dei deputati regionali, Di Paola e Damanti, non si è sentito nessun intervento.
Di Paola, tra le altre cose è anche il coordinatore regionale del M5S e quindi questo suo ruolo dovrebbe renderlo super parte, ma evidentemente così non è.
Ricordiamo anche che non avendo Caltanissetta un presidente del Gruppo Territoriale, posto ancora vacante, dopo le dimissione di Alberto Scalia, l’on. Di Paola sarebbe il facente funzione, considerando che il M5S in città ormai sembra essere del tutto sparito, se non per la rappresentanza in consiglio comunale.
Ma tornando all’intervento dell’on. Mancuso sulla querelle Utin, il deputato forzista, come riporta il quotidiano “la Sicilia”, sostiene che la guerra tra Caltanissetta e Gela non ha motivo di esistere. “Fin dal primo giorno della legislatura ho lottato per l’Utin nel Nisseno e con la direzione strategica dell’Asp e nella VI commissione dell’Ars riguardo alla rete ospedaliera siamo riusciti a far inserire l’endocrinologia chirurgica, la neurochirurgia e l’unità operativa complessa dell’Utin. Ho lavorato in sinergia con la direzione dell’Asp 2 che ringrazio sempre”.”I cittadini devono sapere la verità, prosegue l’on. Mancuso, l’Utin non viene data ad un ospedale ma all’Asp che, dopo la rete ospedaliera e nella pubblicazione dell’atto aziendale, deciderà in quale dei suoi ospedali localizzare l’Utin. Fino a stamattina (ieri per chi legge) i vertici dell’Azienda mi hanno confermato che i posti letto saranno divisi tra Caltanissetta e Gela
in relazione ai dati oggettivi della popolazione, la natalità e i bisogni del territorio limitrofo. Alimentare tensioni e stupide guerre di campanile lo fa solo per propaganda politica e nel
tentativo vano di strappare qualche consenso. L’Asp 2 avrà finalmente i suoi posti di Utin nei due ospedali di punta della provincia con una divisione che non sarà certo politica ma legata
a salvare i bambini”.