Riceviamo e pubblichiamo
“Gentili e illustre Sua Eccellenza, Onorevoli, Direttori e Deputati, la scrivente Fials Confasal, nell‘interesse esclusivo dei lavoratori della sanità Nissena e dei fruitori dei servizi da essa erogati, non può più assistere silenziosa ai lenti processi di sviluppo , ai vari conflitti e sperequazioni, determinati spesso da scelte passate, che ostacolano e limitano il grande potenziale che Caltanissetta ha nella sua disponibilità.
Caltanissetta nel cuore della Sicilia, finalmente a breve sarà rapidamente collegata alle altre provincie siciliane può essere il fulcro e volano di una migliore e selettiva erogazione di servizi e cure specializzate.
Può e deve essere attrattiva per i territori confinanti e regionali tutti, se si immaginasse di diversificare le attività specialistiche oggetto di domanda di salute, non solo per limitare le spese di migrazione passiva verso altri territori ma provare a contenere la sempre più grave fuga dal pubblico al privato di elevate risorse professionali o dei nostri giovani in cerca di speranza fuori dai confini Regionali.
Ci riferiamo alla ormai cronica mancanza di personale all’ASP di Caltanissetta, la gestione delle risorse umane (in particolare infermieri e OSS) che grava sui Presidi Ospedalieri e nelle aree ad elevata intensità assistenziale dell’ASP di Caltanissetta che costringe a turni, rimedi all’improvviso e iniziative di gestione della turnazione, che vanno ben oltre la richiesta di sacrificio del personale, o le attese dei degenti al pronto soccorso di Caltanissetta e Gela, mentre lievitano sempre più i “clienti” delle varie strutture private, nonostante l’ASP di Caltanissetta abbia un Manager di comprovata pluriennale esperienza e di parola, che ha sempre garantito gli impegni che si è assunto.
Caltanissetta è l’unica provincia Siciliana che ha il CEFPAS, Ente di Formazione avanzata in Sanità, che grazie anche all’illuminata conduzione e visione dell’attuale Direttore Generale ha assunto una rilevanza sempre più internazionale. Luminari, interventi,investimenti, sistemi e know how cosi evoluti da essere ancora poco compresi dai più, talvolta anche osteggiati proprio da chi ne riceve i principali benefici, con una dotazione organica dimezzata in un ambito che, purtroppo, resta ancorato alla propria limitata provincialità.
Potrebbe essere la certificazione di eccellenza di metodiche avanzate, il fiore all’occhiello a servizio di tutte le AA.SS.PP. e Università Regionali., per la formazione specialistica innovativa e di ricerca. Paradossale che le migliori eccellenze, che ambiscono a qualificarsi come Manager, Direttori Generali, Primari ecc vengano formati al CEFPAS, e i lavoratori ivi operanti debbano vivere l’incertezza del proprio futuro.
Abbiamo un Consorzio Universitario che potrebbe essere la fucina di nuove leve, pronte a dare man forza e ossigeno all’agognante ASP in tema di risorse professionali.
Abbiamo un Assessore alla Salute che ben conosce il Territorio e le sue criticità, conosce la impervia viabilità fra i vari presidi periferici, che ha dimostrato
grande coerenza nella gestione di realtà ben più ampie e complesse dell’ASP di Caltanissetta, quale l’ASP di Palermo.
Riteniamo doveroso invocare anche Sua Eccellenza Il Vescovo Mons. Russotto, perché con la sua sensibilità e indiscussa trasparenza, possa condurre ad azioni inclusive e sgomberare il campo da qualunque speculazione politica.
Chiediamo a lui, con questo accorato appello che sia il garante di tutti noi, nel mediare le necessità e ricondurle prendendo ognuno, “mano manuzza” come un padre, a scelte strategiche condivise proficue nell’interesse della collettività.
Molti nostri colleghi sono in attesa di stabilizzazione da anni, o che siano avviate le procedure concorsuali di assunzione, mentre in altri Enti le stesse identiche qualifiche, magari con minore periodo di servizio, hanno già trovato, giustamente, la certezza del posto di lavoro.
Il lavoro non è solo economia personale e sociale ma dignità, capacità di progettare un futuro, una famiglia, coltivare con minima ma granitica certezza il proprio sogno, potersi dedicare al bisogno di salute degli altri senza l’incognita di chissà quale evento all’ennesima scadenza dell’incarico.
I principi fondamentali della nostra Costituzione esprimono chiaramente
Articolo 1 L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Articolo 4 La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Chiediamo, pertanto alle SS.LL. in indirizzo, un atto di umana sensibilità e lucida responsabilità, che vada oltre i ruoli istituzionali, auspicando che si possa costruire insieme un futuro migliore con piccole concrete e rapide certezze nel presente.
Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità FIALS
Giovanni Luca VANCHERI Gioacchino ZUPPARDO“