Riceviamo e pubblichiamo
“Mentre l’ARS di accinge, senza pudore, a raddoppiare gli stipendi ai mega-manager del servizio sanitario i mega-manager medesimi, ad esempio a Caltanissetta, introducono nella procedura finalizzata ad accertare il raggiungimento dei 36 mesi, e quindi del diritto alla stabilizzazione degli OSS, meccanismi di calcolo che i 36 mesi li allontanano senza farli raggiungere.
Ciò si registra, tra l’altro in palese contrasto con la norma “Madia” che autorizza le amministrazioni al fine di ridurre il precariato, ridurre il ricorso ai contratti a termine e valorizzare la professionalità acquisita dal personale ad assumere con contratti a tempo indeterminato senza frapporre alcun meccanismo ostativo.
Per queste ragioni, invitiamo il Dirigente dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta a rivedere la propria posizione semplificando la procedura di accesso al bando in maniera da procedere con la stabilizzazione del personale socio sanitario (OSS )al raggiungimento dei 36 mesi di lavoro.
Ricordiamo a noi stessi che l’ASP di Caltanissetta, e’ l’unica in Sicilia ad agire in controtendenza rispetto le altre e pertanto, a non aver stabilizzato gli OSS. Al contrario, l’ASP , anziché stabilizzarli, gli ha ridotto il numero delle ore lavorative a 24 settimanali, determinando di fatto, turni massacranti, la presenza di un solo OSS di notte a piano anziché 4/ 5 a seconda di quanti sono i reparti, la presenza di un solo OSS con il dono dell’obbiguita’ per 2 reparti, turni di 2 notti consecutive, ecc. Ovviamente, queste condizioni estreme di lavoro che contestiamo, penalizzano direttamente o indirettamente i pazienti.
Per queste ragioni, in ogni caso, informeremo il Presidente della Regione Schifani in maniera che si assuma le proprie responsabilità e, qualora dovesse continuare ad andare avanti questa strategia che mortifica il diritto alla stabilizzazione, saremo costretti a sollevare la questione in giudizio.
Laura Mantione – Costituente SIFUS SANITÀ
Maurizio Grosso – Segretario Generale SiFUS”
