Il Cda del Consorzio monco da 10 mesi. Il prof. Marra: «Non mi sono dimesso perché si sarebbe fermato tutto. Non mancano le difficoltà…»
Da La Sicilia, di Giuseppe Scibetta
A Caltanissetta da ben 33 anni è stata avviata l’università, che però per motivi diversi non riesce a crescere così come molti auspicano, poiché è indiscutibile che la presenza di un numero maggiore di studenti e dei docenti potrebbe portare un beneficio economico all’intera comunità locale, oltre che
una crescita culturale e sociale.
La conferma dei benefici già procurati e delle potenzialità esistenti all’UniCl arriva dai quasi mille studenti iscritti, provenienti da quasi tutta la Sicilia, i quali frequentano i corsi di Medicina e Chirurgia (circa 600 nei sei anni del corso), Scienze Infermieristiche (in tutto 150) e Agraria (una sessantina) ed Ingegneria biomedica (che però con i suoi 30 iscritti appare destinato a chiudere); inoltre le “forze nuove” iscritte all’università nissena sono in tutto 90, trenta delle quali frequentano
il primo anno di Farmacia e sessanta al Medit (Medicina ad indirizzo tecnologico), corsi avviati per la prima volta lo scorso autunno.
A sostenere economicamente i costi del Consorzio universitario nisseno sono il Comune (che è l’ente che dà il maggiore sostegno finanziario), il Libero consorzio dei Comuni, la Camera di Commercio, l’Azienda sanitaria provinciale ed il Cefpas; la gestione di solito è affidata ad un consiglio di amministrazione composto da tre persone: di questo organismo esecutivo però si sono dimessi l’ex presidente l’avv. Walter Tesauro, che nel maggio scorso si è candidato a sindaco del capoluogo, e la prof.ssa Fiorella Falci che per lo stesso motivo ha preferito rinunziare al suo ruolo di vicepresidente,
per cui l’unico rimasto a portare avanti le attività del Consorzio è rimasto il prof. Francesco Marra, precedentemente nominato dal rettore dell’università di Palermo.
Fanno poi parte del collegio dei revisori Salvatore Maurizio Dilena (presidente) Michele Calogero Falletta e Salvatore Palilla (componenti).
«Di sicuro per andare avanti adesso non mancano le difficoltà – risponde alla nostra domanda il prof. Marra, che all’UniCl insegna Scienze agrarie, alimentari e forestali – ed anch’io avrei voluto dimettermi, ma non l’ho fatto perché si sarebbe fermato tutto. I disagi derivano soprattutto dal fatto
che io non posso deliberare qualcosa di nuovo, come ad esempio l’attivazione della mensa universitaria in corso Umberto, nel locale dove prima c’era la pasticceria Romano.
A tal proposito ci sono state delle difficoltà economiche che non è stato possibile superare, in particolare il fatto che per realizzare lì una mensa occorre metterla a norma e fare dei lavori, con un costo di molto superiore ai centomila euro».
«Non mancano altri problemi – aggiunge il docente –come quello dei locali messi a disposizione dal Comune nella sede di via Real Maestranza, dove c’è il piano superiore inagibile perché quando piove cade acqua dal tetto e non è possibile accogliere lì gli uffici o creare altre aule.
A questo fine era stata trovata pure la soluzione poiché il rettore dell’UniPa Massimo Midiri era disponibile a sostenere le spese per i lavori straordinari, ma c’è stato poi il problema che l’università non può spendere soldi su strutture che non sono di sua proprietà. Un’altra soluzione poteva essere quella di dare in comodato d’uso questi locali per 30 anni all’università di Palermo, ma questa ipotesi non si può realizzare perché al Comune sembra che non si trovano i documenti necessari. Comunque in via Real Maestranza è partito il corso di Farmacia, siamo inoltre riusciti a far partire il corso di Medit ad indirizzo tecnologico dotandolo di una bellissima aula con 60 posti a sedere,
abbiamo creato altre due aule nuove e stiamo allestendo anche il laboratorio nel piano sottostante per il corso di Farmacia».
«Si sta provando a fare il possibile – conclude il prof. Marra – rimane il rammarico di non potere più utilizzare il padiglione che il Cefpas aveva messo a disposizione, adiacente al “Sant’Elia”, dove poteva sorgere un vero e proprio campus universitario fantastico in grado di potere ospitare alcuni corsi di laurea, consentendo ai ragazzi di usufruire della mensa e della foresteria, dando pure loro la possibilità di dormire lì».


Il prof. Francesco Marra