Dopo 4 mesi, una residente “sfollata”, sul proprio profilo Facebook scrive un’amara considerazione
“10/12/2024-10/04/2025, ebbene si, sono ormai trascorsi 4 mesi dal giorno dello sgombero di 14 famiglie dalle loro abitazioni, e nonostante le grandi difficoltà che il caso impone, stiamo cercando di andare avanti anche conformandoci a ciò che ci viene richiesto dagli enti preposti alla risoluzione del problema.
Ci siamo affidati a due tecnici privati che hanno chiesto all’ente autorizzazione per alcuni scavi attorno al palazzo per verificare così la staticità dell’immobile, premetto a nostre spese, se nonché arriva una missiva dal Comune che ci informa che per le autorizzazioni agli scavi occorre:
•versamento di € . 10,00, per “diritti tecnici di istruzione pratica”
• versamento di € . 50,00, per “rilascio di Autorizzazione”
• n° 2 marche da bollo da € . 16,00 (da apporre sulla richiesta di autorizzazione e sull’autorizzazione che si andrà a rilasciare).
Inoltre, necessita il Nulla Osta da parte della Soprintendenza BB.CC.AA. in quanto trattasi di lavori al centro storico.
Si fa presente, altresì, che per quanto riguarda la richiesta di presenza di sottoservizi nelle vie interessate dai lavori, questo Ente non è in possesso di planimetrie delle reti dei sottoservizi e che tale richiesta deve essere fatta alle varie Società di sottoservizi (2i Rete Gas, e-distribuzione, FiberCop, Fastweb,Open Fiber, Caltaqua).
Molto probabilmente è richiesto anche un deposito cauzionale di un importo da conteggiare sulla base dei mq di area da destinare agli scavi.
Premesso che trattasi di un evento calamitoso che interessa una vasta area del centro storico, premesso che non trattasi di un caso di comune amministrazione, premesso che non sappiamo se la regione accetti lo stato di calamità naturale, qualcuno mi dica perché ci viene riservato questo trattamento superficiale, poco empatico e quasi di accanimento burocratico.
Le belle parole le lasciamo al vento, i fatti purtroppo sono questi e gli sfollati dimenticati della via Redentore trascorreranno anche la Pasqua lontano dalle loro abitazioni!
Buona Pasqua!”
