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Caltanissetta: da vicesindaco di “centrosinistra” ad assessore di destra, il tutto per una o due poltrone

Last updated: 27/04/2025 7:32
By Sergio Cirlinci 765 Views 6 Min Read
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Si può cambiare idea per un posto al sole?.…in politica SI

Cambiare idea può essere un sintomo di intelligenza, soprattutto quando questa decisione è basata su nuove informazioni ma delle volte la si cambia per nuove prospettive.

Si definiscono “voltagabbana” coloro che cambiano opinione facilmente, con grande leggerezza e disinvoltura; quando però lo si fa il proprio tornaconto, fregandosene dei loro “amici”, il temine assume maggiore rilevanza.

La politica italiana, si sa, è un teatro di trasformismi e ribaltoni.

Ma l’ultimo caso ha dell’incredibile: un candidato che fino a ieri prometteva battaglie in nome della cittadinanza, poi con i suoi consiglieri all’opposizione, che hanno pure fatta bene, adesso cambia idea e a breve si ritroverà assessore in una giunta alla quale sino a ieri si opponeva.

Il tutto, ovviamente, per una o due poltrone, visto che a breve inizieranno i saldi.

La vicenda ha scatenato un’ondata di polemiche e indignazione.

Come è possibile che un uomo, che si professava paladino dei valori progressisti, possa rinnegare tutto per un incarico? Quali compromessi sono stati fatti? Quali promesse sono state infrante?

Le domande si affollano e le risposte, per ora non arrivano.

Si parla di “scelte responsabili”, di “interesse per la città”, di “volontà di collaborare”.

Ma la verità, quella che grida forte e chiara, è che la sete di potere ha avuto la meglio sulla coerenza.

Non è la prima volta che assistiamo a simili spettacoli, ma ogni volta il disgusto aumenta.

La politica, quella vera, quella che dovrebbe essere al servizio dei cittadini, è ormai ridotta a una misera partita a scacchi, dove l’unica regola è conquistare la casella più ambita.

E così, mentre i problemi reali dei cittadini rimangono irrisolti, i politici si scambiano favori e poltrone, in un valzer di ipocrisia e opportunismo.

L’opposizione, di cui facevano parte, oggi si sente tradita e arrabbiata, forse lo si poteva temere o aspettare, vista la “storia” di Licata & C., ma probabilmente “obtorto collo” ha “dovuto” accettare quell’alleanza durante il periodo elettorale, confidando in una nuova visone politica, fidandosi e illudendosi che mai e poi mai si sarebbe arrivati ad un comportamento che va oltre la politica, dimostrando che altre erano le ambizioni e che per raggiungerli si era disposti anche a schierarsi con il vecchio “nemico”, non resistendo al “canto delle sirene”, ma Ulisse, riuscì ad ascoltare il loro canto e, legatosi all’albero maestro della propria nave, riuscì a resistere, fino al punto che le sirene si uccisero gettandosi in mare perché non erano riuscite a trattenere l’eroe. In questo caso forse si aspettava solo la prima nota del “canto”, accettando anche la perdita di credibilità, cosa spesso sottovalutata dai politici.

Orgoglio Nisseno, non è mai stato un movimento di centrosinistra, non a caso tutti davano per certo che avrebbe corso con il centrodestra, ma poi, forse non ottenendo quel che voleva, ci fu la svolta verso la Petitto, che ripose in loro massima fiducia, al punto da designare, in caso di vittoria finale, il capo come vice sindaco. Fiducia e stima, alla luce di quanto sta emergendo adesso, per nulla meritata e ricambiata.

Molti cittadini si erano anch’essi fidati di loro e della nuova scelta, vien da chiedersi adesso, essendo anche loro stati traditi, come reagiranno.

Ma in un’epoca in cui i valori sono merce di scambio e la coerenza è un optional, la poltrona diventa l’unico faro, l’unico obiettivo da raggiungere, a qualsiasi costo, anche nel rimetterci la faccia e contraddire quanto detto e sostenuto precedentemente, fatto e detto anche in maniera energica.

E così, mentre il popolo assiste sbigottito a questo triste teatrino, la politica continua a perdere credibilità, trasformandosi in un’arena di voltagabbana e opportunisti.

Non invitino poi i cittadini a recersi a votare, tanto del loro voto poi non ne tengono conto, pensando solo ed esclusivamente ad acquisire potere.

E i consiglieri eletti, Bellavia e Cancelleri, seguiranno silenti tale decisione ?

Per non tradire i propri elettori, ai quali avranno molto da spiegare, per non dimostrare di essere convinti anche loro del passaggio e non semplici pedine, dovrebbero, nel caso dissentissero, avere il coraggio di non di transitare in maggioranza, in caso contrario sarà l’ennesima delusione verso persone che si stimava e che adesso hanno deluso anche chi non li ha votati, ma capiamo essere cosa molto difficile.

“Licata/Petitto, coppia incredibile”…qualcuno disse

Mai, conoscendo i personaggi coinvolti, avendoli anche apprezzati, avremmo voluto scrivere queste parole, ma quando è troppo è troppo, e se lo abbiamo fatto è perchè la delusione è veramente tanta.

Orgoglio Nissena deve una spiegazione alla città e soprattutto ai suoi elettori, almeno per far comprendere la motivazione o smentire, in caso contrario, spiace dirlo, la o le poltrone e probabilmente un’altra chance politica, rimangono le sole deludenti realtà, e questo francamente dispiace molto.

La politica si fa per il bene dei cittadini, non si “usano” per scopi e velleità personali.

Internet non cancella, riproponiamo quanto detto dall’avv Licata dal palco prima del ballottaggio. Maiora

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