Il flop della Premier, padrona di casa messa in ombra, tenta di recuperare vedendo Zelensky
Ci sono Emmanuel Macron e Keir Starmer, insieme a Donald Trump e Volodymyr
Zelensky nella foto del gruppo di testa che dovrebbe portare, se non alla pace in Ucraina, almeno
a una lunga tregua.
Non ci sono Ursula von der Leyen e Giorgia Meloni, le grandi escluse della giornata.
Che infatti si affannano a rincorrere, con photo opportunity, post su X e incontri a posteriori con il leader ucraino.
La presidente della Commissione europea può almeno sottolineare il fatto di aver avuto un primo contatto con il presidente degli States, che finora ha ostentatamente snobbato i vertici delle istituzioni europee; mentre la premier italiana – che in questi mesi ha tentato di costruire una relazione privilegiata con The Donald (anche a discapito di quelle con Francia e Germania) – prova a
dare la sua versione dei fatti, facendo trapelare che ogni mossa del presidente americano era
stata concordata con lei.
Se l’obiettivo di Trump è disarticolare l’Europa, ieri segna un punto.
Per giorni dallo staff di Von der Leyen avevano fatto intendere l’ipotesi di un incontro tra i due.
Ciò che c’è stato davvero è una stretta di mano sul sagrato di San Pietro, poco prima dell’inizio delle esequie.
Un sorriso e (forse) qualche parola di circostanza che VdL, alla fine della cerimonia, quando
ormai è chiaro che a San Pietro c’è stato un momento cruciale a livello geopolitico, ci tiene a enfatizzare: “Oggi i leader di tutto il mondo si sono riuniti per rendere l’ultimo omaggio a Sua
Santità Papa Francesco.
Ho avuto degli scambi positivi con molti di loro”, scrive su X, postando le foto che la ritraggono
con Trump, con Macron e con l’indonesiano Joko Widodo.
“Nel breve scambio” che hanno avuto a margine dei funerali del Papa, la presidente della Commissione europea Ursula don der Leyen e il presidente americano Donald Trump “hanno
concordato di incontrarsi”, scrive a sua volta su X Paola Pinho, portavoce della Commissione
europea.
Insomma, in quel rapido scambio ci sarebbe la promessa dell ’inquilino della Casa Bianca di organizzare un colloquio con i vertici delle Istituzioni Ue.
Una soluzione che dovrebbe sostituire l’ipotesi di un summit con tutti i premier dei 27 Stati membri dell’Unione.
Nulla di ufficiale viene rivelato sull’agenda, ma al primo posto ci saranno i dazi, poi l’Ucraina.
La stessa Ursula insiste ancora: “Papa Francesco ha costruito ponti. Possiamo percorrerli”.
Poi, nel pomeriggio incontra Zelensky: “L’Europa sosterrà sempre l’Ucraina nella ricerca della pace. Potete contare sul nostro sostegno al tavolo delle trattative per raggiungere una pace giusta e duratura”.
Anche qui, a dare notizia dell’incontro è lei, mentre Zelensky preferisce enfatizzare altri contatti.
L’incontro tra Meloni e Zelensky è invece precedente.
In mattinata la premier rimane fuori dalla foto a quattro, ma a Palazzo Chigi non drammatizzano,
specificando che non si trattava di un vertice e che ogni mossa del presidente Usa era concordata con la premier.
Fatto sta che Meloni definisce “storica” la giornata.
“Nel corso del colloquio, i leader hanno ribadito il sostegno agli sforzi del presidente Trump per il raggiungimento di una pace giusta e duratura, capace di garantire un futuro di sicurezza, sovranità
e libertà all’Ucraina ”, si legge nella nota di Palazzo Chigi.
Toni diversi rispetto a quelli di Ursula, con grande riconoscimento al presidente Usa.
L’incontro dura un’ora. E anche Zelensky ha voluto riconoscere a Meloni una “posizione chiara”
e l’importanza di “esercitare pressioni sulla Russia”.
“Un fatto storico” dunque, per Meloni l’incontro Trump-Zelensky, mentre nel governo notano che la linea italiana di non far parte dei “volenterosi” e di voler sempre tenere saldo l’asse con Washington
sta dando i frutti sperati.
Si vedrà se la premier italiana sarà in prima linea nei negoziati che potrebbero aprirsi.
Ma intanto, il vertice Usa-Ue che Meloni sperava si svolgesse in Italia si farà altrove, trasformato
in un incontro a due tra Ursula e Trump.
Imperturbabile, Meloni nei colloqui privati lo definisce un proprio successo.
La nota di Palazzo Chigi riporta anche un altro punto cruciale, in linea con gli umori di Trump:
“Ora ci si attende che anche la Russia dimostri concretamente la propria volontà di perseguire
la pace”.
Anche la premier, come VdL (con la quale fa sapere di aver parlato), ci tiene a trasformare in un incontro con Trump una foto (diffusa dalla presidenza del Consiglio) nella quale i due sono affiancati.
Correzioni in corsa.
Da ilFattoQuotidiano
