Mons. Russotto: «L’unità è possibile, la chiesa è armonia di colori, di suoni, di uomini e donne» “Siamo in sintonia con Leone XIV”
Da La Sicilia, di Gandolfo Maria Pepe
«Quando siamo partiti 20 anni fa sembrava un sogno, per alcuni era un’utopia, non era facile andare di paese in paese e radunare gente, fedeli, religiosi, giovani. Ma abbiamo visto che le utopie di Dio si compiono se noi sappiamo dire di si e noi abbiamo detto si».
Parole pronunciate dal vescovo Mario Russotto domenica sera nell’affollato “PalaMaira” di San Cataldo, nel corso della funzione conclusiva della 17ª edizione dell’Igf (Insieme Giovani e Famiglie).
«Una grande gioia per me essere qui – ha aggiunto monsignor Mario Russotto – a celebrare questo
grande evento dell’Igf. Questa carovana del popolo di Dio che si sposta di paese in paese, a dire che
l’unità è possibile, che il Vangelo non è utopia. E’ molto bello. La chiesa è armonia di colori, di suoni,
di uomini e donne.
“Tutti siano uno”, come detto oggi da Papa Leone XIV e da Gesù 2000 anni fa».
Quest’anno il titolo dell’Igf era “Pellegrini di Speranza… affinché tutti siano uno”. In qualche modo
c’è piena sintonia con le affermazioni ed i propositi del nuovo Papa Prevost.
Il palazzetto dello sport “PalaMaira” era gremito in ogni posto, oltre 1.500 fedeli, molti erano anche
fuori, arrivati a San Cataldo dalle parrocchie di tutta la diocesi.
Il prossimo Igf, il 18°, nel 2026 sarà a Vallelunga, e toccherà a padre Alfonso Incardona fare gli onori di casa.
Restano così 4 i Comuni dove ancora non si è svolto l’Igf: Marianopoli, Acquaviva, Sutera e Bompensiere.
Un super Igf quello di sabato e domenica a San Cataldo. “Amare gli uni e gli altri come io ho amato
voi – mons. Russotto ha iniziato l’omelia con le parole di Gesù – ed è proprio quello che gli sta più a
cuore. Un amore fondato sull’esperienza del servizio, di essere saldi nella fede, quello che San Paolo ha chiesto ai cristiani. Non siamo qui per simpatia, siamo qui nella totalità e per amore di Dio. Rimaniamo saldi nella fede, amiamo senza misura. Chi non ama non può professarsi cristiano”.
San Cataldo ha accolto il vescovo e i fedeli di tutta la diocesi con grande calore, ognuno si è prodigato
a fare qualcosa, a mettersi al servizio, a fare comunione.
Un Igf con tanto entusiasmo, emozioni, cordialità, gentilezza. Un Igf con testimonianze attive, come quella coniugi Maria Lubrano, psicopedagogista, e Raimondo Scotto, sessuologo, sul tema “L’unità come ideale di vita… nella coppia e con i figli”, autori dei libri “Unità e ascolto nella coppia”, “Dialogo con i figli”, “La loro esperienza da sposi”, “L’unità nella Chiesa”.
A San Cataldo sono stati premiati i ragazzi che hanno partecipato al concorso nelle scuole per far conoscere meglio l’Igf ed è stato dato il mandato ai nuovi tutor formati per il percorso di matrimonio, anelli della fede.
Articolo e foto da La Sicilia, di Gandolfo Maria Pepe
