“Ad oggi” e dopo il passaggio del consigliere Piscopo, transitato dal gruppo di Noi Moderati al gruppo misto, il consiglio comunale si presenta così.

In attesa della conclusione di quella che ormai molti definiscono una “telenovela” in versione nissena, cioè il rimpasto o rimpastino che sia, cioè l’ingresso in giunto dell’avv. Licata e conseguente passaggio dei due consiglieri di Orgoglio Nisseno. Vincenzo Cancelleri e Luigi Bellavia in maggioranza, che sino a ieri hanno rivendicato con orgoglio, è il caso di dirlo, di far parte ancora dell’opposizione, anche se gli altri componenti non lesinano critiche e una certa insofferenza nel vederseli seduti accanto, non gradendo questa loro posizione da “limbo” (cit.).
Rimpasto o rimpastino che tarda ad arrivare e sempre che, come sostengono i ben informati, si faccia.
Qualcuno ha avanzato il dubbio che si farà, specialmente dopo che si è incassato il voto per le provinciali.
“Ci sono equilibri da mantenere”, questo è quanto si sente dire, ma sta di fatto che questa incertezza, nonostante qualcuno sostenga non interessare i cittadini che, oltre a voler capire e avere chiaro il quadro, che pare stia cambiando parete, temono che questo stallo possa rallentare, se non bloccare, la risoluzione delle tante problematiche presenti in città.
Effettivamente le loro beghe di partito ai nisseni poco interesserebbero se nel frattempo si portassero a risoluzione i tanti problemi che li riguardano che, al di là degli eventi “ludici”, quelli non mancano mai, sembrano essere fermi al palo.
Nulla si fa infatti della nomina del nuovo presidente del Consorzio Universitario, posto vacante da un anno, anche se è compito della Regione nominarlo ma, viste le ottime relazione vantate si ci sarebbe aspettati che venisse nominato subito dopo le scorse amministrative, come anche del famoso Policlinico, o ospedale universitario che dir si voglia, dato per certo in campagna elettorale, della Piscina comunale, cavallo di battaglia di alcuni consigliere di opposizione durante la passata amministrazione, dell’antenna Rai, di cui nulla si sa più da tempo, dell’acquisto del palazzo della ex Banca d’Italia e non ultimo lo stato di abbandono e degrado di alcuni quartieri storici della città, e per finire, dimenticando sicuramente qualcosa, della rivitalizzazione del centro storico, Fontana del Tritone in primis, uno spettacolo che contrasta con la voglia di incremento turistico e dell’immagine della città, non certo gradevole agli occhi di chi la osserva.
La situazione al momento è questa, in attesa di aggiornamenti, come al solito Ad Maiora