L’indagine sulla Qualità della vita per fasce d’età pubblicata da Il Sole 24 Ore e presentata al Festival dell’Economia 2025 di Trento, fotografa un’Italia ancora profondamente divisa.
Le tre classifiche, dedicate rispettivamente a anziani, giovani e bambini, vedono il Nord Est primeggiare: ben 17 delle 30 province in testa alle graduatorie appartengono a questa macro-area, mentre il Sud resta in coda.
Le province di Bolzano, Treviso e Trento si distinguono per il benessere degli over 65, con Bolzano che eccelle per la bassa incidenza di consumo di farmaci per malattie croniche, l’elevata spesa sociale e la presenza di biblioteche.
Gorizia, Capitale europea della cultura transfrontaliera 2025, si conferma al vertice per i giovani grazie a un’offerta culturale vivace, buone opportunità lavorative e una delle età medie più basse al primo parto. Per i bambini, Lecco conquista il primato grazie ai risultati nello sport, alle competenze scolastiche e a una bassa incidenza di reati contro i minori.
Nuovi indicatori e focus sulle fragilità territoriali
L’indagine, giunta alla quinta edizione, si arricchisce quest’anno di nuovi indicatori: ogni indice generazionale viene ora calcolato su 15 parametri, tra cui la qualità delle reti familiari, la sicurezza percepita e gli incidenti stradali notturni, che penalizzano soprattutto le grandi città come Milano.
I dati, forniti da fonti certificate come Istat, Infocamere e Siae, offrono una panoramica dettagliata sulle condizioni di vita delle fasce più fragili della popolazione. Nonostante l’ampliamento degli indicatori, permane la difficoltà di reperire dati territoriali specifici, elemento che limita l’analisi dei servizi rivolti a bambini, giovani e anziani.
Le province del Mezzogiorno continuano a occupare le ultime posizioni: Trapani chiude la classifica degli anziani, Caltanissetta quella dei bambini, mentre tra le ultime venti posizioni delle tre graduatorie, la maggioranza è rappresentata da territori meridionali.
Anche le città metropolitane soffrono, soprattutto per il peso degli affitti: Roma, Napoli, Milano e Torino figurano tra le ultime venti posizioni nell’indice dedicato ai giovani, con canoni che superano il 30% del reddito medio.
Teenager tra autonomia e digitale: i risultati del sondaggio Save the Children-Eumetra
A completare il quadro, il sondaggio Eumetra realizzato in collaborazione con Save the Children indaga gli stili di vita dei teenager tra 11 e 15 anni, una fascia spesso trascurata dalle statistiche ufficiali.
Dall’indagine emerge una scarsa autonomia nei preadolescenti italiani: solo un terzo svolge i compiti in autonomia, meno del 40% pratica sport da solo e meno della metà va a scuola senza essere accompagnato da un adulto.
Tuttavia, l’autonomia cresce nell’ambiente digitale: oltre il 78% utilizza tablet o pc senza supporto, l’80% lo smartphone. La ricerca, che ha coinvolto 500 famiglie, offre uno sguardo inedito sulle abitudini e le preoccupazioni della Generazione Alpha e della parte più giovane della Gen Z.
Secondo Raffaela Milano, responsabile ricerca di Save the Children Italia, “l’autonomia rappresenta un aspetto cruciale dello sviluppo dell’identità, serve ad accrescere l’autostima, la capacità di relazionarsi con gli altri e di gestire le proprie emozioni”.
