Il dott. Sciacchitano, del suo potere di influenza da quello che vien fuori nelle intercettazioni, si vantava. Sapeva che i suoi diversi ruoli e soprattutto le tante conoscenze glielo permettevano.
Tra le persone che nomina, nelle conversazioni intercettate dalla guardia di finanza, c’è Walter
Messina, all’epoca dell’inchiesta ancora direttore generale dell’azienda Villa Sofia-Cervello.
Sciacchitano sosteneva che avrebbe fatto “cazziare” chi aveva commesso alcuni errori
nella stesura di un bando. Il riferimento era all’appalto per il servizio quinquennale di noleggio, lavaggio e disinfezione biancheria, fornitura divise per il personale e materassi, bandita dall’azienda Villa Sofia-Cervello di Palermo. Rivolgendosi a Cacace, Sciacchitano diceva: “Una serie di cazzate, giusto… e gli dissi:
Vabbè picciotti abbiamo capito, minchia dalla gara-ponte già siamo arrivati a una gara a sette anni… Chiamo Walter Messina e gli dico: Walter, vedi che quello scimunito ti sta proponendo sta cosa”, e mi dice: “Vabbè fallo arrivare al tavolino che poi gli do un cazzotto in testa io, no?””.
Cinque le gare al centro dell’inchiesta.
Sicuramente la procedura più clamorosa, per i suoi vari passaggi, è quella per l’affidamento del servizio integrato di sterilizzazione, manutenzione e fornitura in noleggio di strumentario chirurgico all’Arnas Civico di Palermo.
Sciacchitano sfruttava la sua influenza sui vertici dell’azienda, dove era presidente del collegio
sindacale. Era pure in possesso della documentazione necessaria alla redazione e pubblicazione del capitolato e del disciplinare, nella versione definitiva. In questo modo, secondo i pm, Sciacchitano avrebbe sottoposto le carte a Rifici, Cacace, Tolomeo
e Romeo, tutti collegati alle società Sirhned Srl e Servizi Ospedalieri spa, per raccogliere eventuali
modifiche da loro proposte.
Un altro appalto finito al centro dell’inchiesta è quello del 2021 sul servizio di gestione e manutenzione delle apparecchiature biomediche dell’Asp di Trapani: gara, secondo i pm, fatta vincere alla Polygon. Marchese e Cino, nel tentativo di sviare eventuali intercettazioni, parlavano di «mozzarelle» e «pane cunzato».
Cino diceva: “Senti io ci dico a Mario (Festinese, ndr) di scendere subito e di portare le mozzarelle eh”, e Marchese rispondeva: “Eeeh se n’ama viriri e n’ama a iri senza mozzarelle… non ci vado”:
parole che lasciano intuire intuire che parlavano di mazzette. Alla Polygon andò anche il servizio integrato di sterilizzazione di strumentazioni chirurgiche,
bandito dal Civico di Palermo nel 2022 Sciacchitano era pronto anche a far saltare tutto. Parlando con Caccamo, faceva riferimento alle tariffe delle mazzette: «Gli domandiamo 10 mila euro e 3 mila te li prendi tu e 7 io… Se non paga, io non ne cago documentazioni »: in pratica non avrebbe fatto visionare in anticipo il capitolato d’appalto alla ditta.
Spunta anche la turbativa d’asta della gara per l’affidamento del servizio integrato di gestione
delle aree operatorie pubblicata nel 2021 dall’Asp di Caltanissetta, quella per il servizio di
fornitura di pasti in tegame refrigerato dell’Asp di Caltanissetta nel 2022 e infine la gara per il
servizio quinquennale di noleggio e disinfezione biancheria, indetta dall’ospedale Villa Sofia-
Cervello.
Anche sugli appalti nisseni, Sciacchitano aveva certezze, su come indirizzarli: “Allora…Questa cosa di Caltanissetta… Io l’ho concordata sia con Umberto (Maggio, ndr) che con Sirimed…”.
Da varie fonti
Per rimanere aggiornato sulle ultime notizie locali segui gratis il canale WhatsApp di Caltanissetta401.it https://whatsapp.com/channel/0029VbAkvGI77qVRlECsmk0o
