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Contro guerra e riarmo, due cortei a Roma: sfilano in migliaia

Last updated: 21/06/2025 20:25
By Redazione 88 Views 5 Min Read
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“Stop a riarmo e ai genocidi”. In prima linea Cinque Stelle e Verdi Sinistra, mentre il Pd sceglie di non aderire ufficialmente

Èterminato il corteo nazionale anti-riarmo iniziato nel primo pomeriggio a piazzale Ostiense e terminato nei pressi del Colosseo. Secondo gli organizzatori sono scese in piazza oltre 100mila persone. Hanno sfilato anche Avs, M5s – che hanno aderito ufficialmente alla manifestazione – e alcuni singoli esponenti del Pd.

Arrivato all’altezza del Colosseo, i partecipanti al corteo hanno organizzato un flash mob. I manifestanti si sono stesi per terra e, coperti con dei lenzuoli, hanno richiamato le morti dei civili a Gaza. Il corteo, che inizialmente doveva fermarsi proprio al Colosseo, ha quindi proseguito oltre, per permettere alle tante persone che hanno partecipato, più di quanto inizialmente previsto, di defluire in maniera ottimale.

Bonelli: “Il riarmo non difende”

“Quello che sta accadendo nel mondo dovrebbe aprire gli occhi anche a chi ha ancora dubbi: le armi chiamano altre armi, i conflitti si moltiplicano e la corsa al riarmo sta trascinando il pianeta verso una spirale senza ritorno. È nostro dovere etico e politico fermare questa deriva, perché ogni euro speso in armi viene sottratto alla sanità pubblica, all’istruzione, all’assistenza sociale, alla lotta alla povertà. Bisogna investire nella pace, non nella guerra”. Così Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra.

Scotto: “Piano riarmo di Von der Leyen è sbagliato”

“Il piano di riarmo di Ursula Von der Leyen è sbagliato. Non è un piano per la difesa comune europea, che è un obiettivo a cui tendiamo tutti. E’ il piano di riarmo della Germania, lo ha detto Draghi, non è che lo dico io”. Queste le parole del deputato Arturo Scotto del Partito Democratico.

Conte: “Forze progressiste non possono rassegnarsi a scelte che portano a una maggiore escalation militare”

“Siamo a un bivio della storia, e le forze progressiste non possono rassegnarsi e stare in silenzio di fronte a scelte che portano a una sempre maggiore escalation militare” dice il leader del M5s, Giuseppe Conte.

Erano due i cortei che hanno sfilato contemporaneamente per le strade del centro di Roma. La manifestazione Stop Rearm Europe è partita alle 14 da piazzale  Ostiense diretta a pochi metri dal Colosseo. “No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo”. Questo lo slogan. All’iniziativa, dei promotori italiani della campagna europea “Stop Rearm Europe”, hanno aderito Arci, Ferma il Riarmo (Sbilanciamoci, Rete Italiana Pace e Disarmo, Fondazione Perugia Assisi, Greenpeace Italia), Attac e Transform Italia. 

L’altra manifestazione, del coordinamento ‘Disarmiamoli’ per protesta contro le guerre, a cui hanno aderito tra gli altri il movimento degli studenti palestinesi, Potere al Popolo e Cambiare Rotta si è invece mossa da piazza Vittorio verso largo Corrado Ricci, ai Fori Imperiali. Secondo gli organizzatori si sta assistendo ormai alla “Terza guerra mondiale a pezzi” con “l’attacco diretto di Israele contro l’Iran, il genocidio a Gaza, l’investimento europeo nel conflitto ucraino, la guerra commerciale degli Usa di Trump, la corsa folle al riarmo a cui assistiamo da mesi”.

“Fuori l’Italia dalla Nato. Palestina libera dal fiume al mare” e poi il rogo di alcuni manifesti che ritraevano le bandiere di Israele, dell’Ue e della Nato: è accaduto al corteo organizzato dai movimenti. “Bruciamo i simboli dell’oppressione”, hanno urlato i manifestanti dando alle fiamme una foto di Trump. 

Alla domanda, se dalla piazza contro il riarmo possa venire un richiamo in termini di costruzione della pace, il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin a margine di un incontro nell’ambito del giubileo dei governanti, risponde: “è bene, è bene che ci sia una mobilitazione in generale per evitare la corsa al riarmo”. 

“Rientra nel secondo appello che il Papa ha fatto: il primo sulla conversione del debito e poi quello di costituire un fondo per debellare la fame nel mondo usando i proventi destinati alla costruzione di armi”, ha aggiunto.

Fonte Rainews.it

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