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Guerra Usa-Iran, scatta l’allerta massima anche negli obiettivi sensibili in Sicilia. Quali sono

Last updated: 22/06/2025 16:44
By Redazione 341 Views 5 Min Read
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L’Italia non è direttamente coinvolta nel conflitto, la vicinanza geografica rende inevitabile un innalzamento delle misure di sicurezza sull’isola e nel Paese.

Contents
L’allerta in Sicilia: Sigonella e la sorveglianza strategicaMisure di sicurezza al massimo livello in tutta ItaliaLe dure parole di Guido CrosettoAntonio Tajani: “Massima priorità alla sicurezza degli italiani”

Nelle prime ore di oggi, 22 giugno 2025, gli Stati Uniti hanno condotto un’azione militare mirata contro tre siti nucleari iraniani di primaria importanza: Fordow, Natanz ed Esfahan. Questa operazione, che molti analisti internazionali avevano fino a poco tempo fa considerato improbabile per il rischio di una pericolosa escalation in Medio Oriente, è stata invece portata avanti con decisione dal presidente Trump. Nonostante avesse fissato una scadenza di due settimane a Teheran per un eventuale stop alle attività nucleari, l’attacco è avvenuto senza alcun rinvio, segnando una nuova fase di alta tensione.

La risposta del governo iraniano non si è fatta attendere e ha assunto toni duri: “Risponderemo senza riserve agli attacchi illegali”. Un monito che riporta al centro del dibattito internazionale il rischio concreto di un conflitto che potrebbe estendersi ben oltre i confini mediorientali.

L’allerta in Sicilia: Sigonella e la sorveglianza strategica

Le autorità italiane hanno immediatamente innalzato al massimo livello le misure di sicurezza, soprattutto attorno agli obiettivi sensibili, sedi diplomatiche e luoghi rappresentativi dei Paesi coinvolti nella crisi. I riflettori si sono subito spostati anche sul Mediterraneo, con particolare attenzione alla base di Sigonella, in Sicilia, che rappresenta un nodo cruciale nelle operazioni militari americane in Medio Oriente. Nonostante l’Italia non sia direttamente coinvolta nel conflitto, la vicinanza geografica rende inevitabile un innalzamento delle misure di sicurezza sull’isola e nel Paese.

Sigonella non è nuova a queste attività: storicamente, la base ha supportato numerose operazioni militari americane, dalla guerra del Golfo nel 1991, passando per la crisi libica del 2016 con l’operazione “Odissey Dawn”, fino a diventare un centro nevralgico per i velivoli spia e droni armati impiegati nel monitoraggio strategico della regione.

A questa funzione si aggiunge la presenza del Muos di Niscemi, uno dei sistemi satellitari più avanzati al mondo, capace di controllare segnali e dati fondamentali per la sorveglianza globale e il pilotaggio remoto dei droni, ponendo la Sicilia in una posizione chiave, ma anche vulnerabile, nel delicato equilibrio della sicurezza internazionale.

Misure di sicurezza al massimo livello in tutta Italia

A Roma, in particolare, la sorveglianza è stata ulteriormente rafforzata negli ambienti americani e nelle misure di tutela dell’ambasciatore, con attenzione specifica agli eventi pubblici in corso, come la seconda giornata del Giubileo dei governanti, che ha richiesto un incremento ulteriore delle misure di vigilanza.

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, segue con la massima attenzione gli sviluppi della crisi. Palazzo Chigi ha comunicato che è stata convocata una riunione in videoconferenza con i ministri interessati, il sottosegretario Alfredo Mantovano e i vertici dell’intelligence, per valutare la situazione e coordinare le risposte istituzionali.

Le dure parole di Guido Crosetto

Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha commentato in modo netto gli sviluppi durante un’edizione straordinaria del Tg1: “L’attacco cambia completamente lo scenario, anche perché si apre una crisi molto più grande”. Ha sottolineato che la risposta iraniana “non riguarderà soltanto i lanci in Israele, che sono cominciati questa mattina, ma rischia di allargarsi a Hormuz e si allargherà a tutti gli obiettivi americani”, e ha aggiunto che “gli Usa ne sono consapevoli”.

Riguardo alle attività di sorveglianza italiana, Crosetto ha rivelato: “Come ministero della Difesa stiamo seguendo da ieri sera. Abbiamo effettuato alcuni spostamenti supponendo che nelle ore successive potesse accadere qualcosa”.

Antonio Tajani: “Massima priorità alla sicurezza degli italiani”

Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha partecipato alla videoconferenza con il Presidente Meloni e altri membri del governo. Ha dichiarato: “Oggi ho già convocato una riunione dei nostri ambasciatori nell’area per fare il punto, ma l’unità di crisi del ministero degli esteri lavora 24 ore su 24 per dare tutte le informazioni necessarie ai nostri concittadini”.

Sul fronte evacuazioni e sicurezza dei connazionali, Tajani ha rassicurato: “In questo momento ci occupiamo seriamente della sicurezza degli italiani nella regione. Si sta facendo tutto il possibile per far partire i connazionali che lo vogliono il prima possibile: oggi da Sharm el Sheik partirà un volo con i connazionali che arrivano da Gerusalemme e Tel Aviv”.

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