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Il riconoscimento dello stato di emergenza per le frane di via Redentore e vicolo Scilla è un sospiro di sollievo per le 14 famiglie e una piccola “rivincita”

Last updated: 02/07/2025 7:41
By Redazione 443 Views 4 Min Read
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Dopo sette lunghi e difficili mesi, finalmente una buona notizia per le 14 famiglie di via Redentore e vicolo Scilla, che dal dicembre 2024 vivono da sfollate a causa delle frane che hanno colpito le loro abitazioni.

La Regione Siciliana ha riconosciuto ufficialmente lo stato di emergenza, un passo atteso e fondamentale che apre nuove speranze per queste persone e per la messa in sicurezza dell’area.

Non è stato un percorso semplice. Questi sette mesi sono stati scanditi da un estenuante tira e molla tra il Comune e i cittadini, con responsabilità che sembravano rimbalzare tra le parti, “non spetta al Comune, ma a voi”, sostenevano in varie occasioni sindaco e assessori.

A ciò si sono aggiunti i ritardi nella presentazione della richiesta di stato di emergenza, la rischiesta il comune l’ha inoltratra a marzo, dopo 4 mesi, un’attesa che ha prolungato l’incertezza e il disagio per chi aveva perso la propria casa.

Dispiace che la bella notizia i residenti l’abbiano appresa dalla stampa locale mentre, come sarebbe stato giusto, a comiminicargliela dovevano essere direttamente il Sindaco Tesauro o l’Ass. alla Protezione Civile Aiello; sarebbe stato un bel gesto verso quei concittadini che incolpevolmente hanno patito e patiscono ancora oggi grandi difficoltà.

Il sindaco, con una sua nota, si è poi rallegrato della notizia, ringraziando il presidente della Regione Schifani “e particolarmte l’on.Mancuso di Forza Italia, che ha accompagnato per mano questa richiesta da parte dell’Amministrazione comunale. La sua attenzione e il suo impegno hanno rappresentato un autentico ponte tra la città di Caltanissetta e il Governo regionale”, scrive nella nota.

Una residente scrive su Facebook “Questa notizia mi rende molto felice, e soprattutto ci dà ragione sul fatto che questa condizione non è mai stata causata da un evento privato, ma è stata un’emergenza dovuta a fatti esterni non riconducibili ai proprietari! Grazie a tutti coloro che sin da subito si sono interessati, attendiamo di poter rientrare a casa!”

Tuttavia il “tutto è bene quel che finisce bene” si addice a questa situazione.

La decisione della Regione permetterà adesso di stanziare e assegnare più rapidamente i fondi necessari. Questo significa un aiuto concreto e immediato per il Comune, che potrà sostenere le spese legate all’accoglienza delle famiglie sgomberate. Inoltre, i proprietari riceveranno supporto nella ricerca di alloggi temporanei, una necessità impellente per chi è stato costretto ad abbandonare la propria abitazione.

Ma l’intervento non si limiterà al solo aspetto assistenziale. Sono previsti anche interventi di messa in sicurezza degli edifici nella zona interessata, un passo cruciale per garantire la futura agibilità e vivibilità dell’area. A completare il quadro, è stato annunciato il finanziamento di uno studio approfondito sulle cause e sulle possibili evoluzioni del fenomeno franoso.

Questo studio, che sarà realizzato con il supporto delle Università di Palermo e Catania e di altri centri di ricerca scientifici, è essenziale per prevenire futuri disastri e per elaborare soluzioni a lungo termine.

Il riconoscimento dello stato di emergenza è una vittoria della tenacia delle famiglie che non si sono arrese alle prime “negative” e un segnale importante da parte della Regione.

Ora l’attenzione si sposta sulla fase attuativa, con la speranza che i fondi e gli interventi promessi arrivino rapidamente per restituire serenità e normalità a chi da troppo tempo vive una situazione di precarietà.

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