Schifani consegna agli alleati il testo, il voto ai primi di agosto
Sul piatto oltre 200 milioni, le proposte extra arrivate dai partiti quasi tutte bocciate
Tra le misure gli sconti per il caro-voli e gli aiuti a chi assume persone svantaggiate
Palazzo d’Orleans ha messo sul piatto molto più dei 150 milioni previsti, la manovra ter ha un
budget che supera i 200 e che potrebbe perfino crescere avvicinandosi ai 300. Ma il testo è pressoché blindato, le proposte extra arrivate dai partiti sono state quasi tutte respinte.
Di buon mattino ieri Renato Schifani ha convocato a Palazzo d’Orleans segretari e capigruppo della maggioranza e ha consegnato loro la bozza di manovra che intende approvare in giunta già oggi. Le misure principali riguardano gli sconti contro il caro-voli, prorogati fino a fine anno grazie e 10 milioni, il finanziamento da 25 milioni alla legge che stanzia contributi in favore di chi assumerà persone svantaggiate, il bando per assegnare aiuti agli agricoltori che realizzeranno laghetti artificiali per approvvigionarsi in tempi di crisi (10 milioni). E ancora, ci sono dieci milioni extra per l’assistenza ai disabili gravissimi, tre milioni per garantire ospitalità notturna ai poveri attraverso le associazioni di volontariato, 10 milioni per ristrutturare le scuole e 7 per acquistare scuolabus, 5 milioni per le emergenze gestite dalla Protezione civile, 5 per gli scavi archeologici, 15 per assegnare ai Comuni fondi destinati ad attivare sistemi di videosorveglianza del territorio.
Gli articoli più pesanti riguardano il pagamento di vecchi debiti dell’Eas (30 milioni) e di Sicilia Digitale (29 milioni). Mentre torna d’attualità l’idea di acquistare il palazzo di via Cordova a Palermo dove ha sede la Corte
dei Conti (il budget stanziato è di 13 milioni). Per ristrutturare le strade provinciali pronti 60 milioni.
Fin qui il testo base. Al quale, almeno ieri, non sono stati aggiunti emendamenti proposti dai partiti. Grande Sicilia avrebbe voluto inserire misure per spingere il mercato del lavoro giovanile e sostenere i Comuni in cui maggiore è lo spopolamento.
Noi Moderati avrebbe voluto stanziare fondi per abbattere le liste d’attesa nella sanità pubblica.
La Lega aveva chiesto fondi per aiutare gli agricoltori a pagare le bollette dell’acqua. Un po’ tutti hanno chiesto di aumentare i budget degli assessorati per cosiddette iniziative direttamente promosse. Schifani ha però detto no su questo, ribadendo l’intenzione di limitare al minimo anche gli emendamenti dell’aula destinati a iniziative sul territorio. Tutti gli altri temi proposti dai segretari li ha invece rinviati a successive leggi e a piani specifici già in cantiere (è il caso delle liste d’attesa su cui si sta muovendo l’assessorato). E questo, anche se nessuno lo ha detto ufficialmente, non è stato gradito dagli alleati. Al punto
che tanti deputati ieri pronosticavano a taccuini chiusi che a pagarne le spese sarebbe stata la
riforma dei consorzi di bonifica, il cui voto era previsto nel pomeriggio all’Ars. Ma (sarà un caso?) il governo ha compiuto una mossa il finanziamento extra da oltre
2 milioni per allungare l’impiego dei precari – che ha costretto a rinviare tutto a mercoledì prossimo. Scintilla spenta quindi sul nascere.
Resta il fatto che Fratelli d’Italia, per esempio, avrebbe voluto più dell’unico milione stanziato per finanziare i quasi 262 progetti di parchi urbani arrivati in assessorato. Schifani su questo si è mostrato possibilista e ha poi confermato l’intenzione di finanziare autonomamente con 400 mila euro la produzione del film su Biagio Conte, esclusa dalla graduatoria stilata dall’assessorato al Turismo guidato da Elvira Amata. Ma per farlo il presidente ha dovuto scorrere la graduatoria premiando anche chi era davanti a Biagio Conte: dunque il budget stanziato è cresciuto a 1,2 milioni includendo i 590 per Un Futuro Aprile e i 250 mila per Il Sogno di Mio Padre.
Mugugni a parte, non è escluso che al momento del voto all’Ars, ai primi di agosto, un budget per le proposte dei gruppi parlamentari arrivi, visto l’aumento delle entrate. Ma Schifani ha ribadito che non intende utilizzarlo per contributi a pioggia.
Da La Cazzetta del Sud

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