Il presidente della Repubblica in occasione del 40esimo anniversario della catastrofe di Val di Stava, in provincia di Trento
“È necessario riconciliarsi con l’ambiente. Un nuovo sviluppo sarà possibile solo facendo convergere equilibrio ecologico, equità sociale, armonia nei territori. Il progresso non si misura sulla base del profitto economico che se ne ricava, indifferenti ai costi sociali, ambientali e umani”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 40esimo anniversario della catastrofe di Val di Stava, in provincia di Trento.
“La montagna e le sue risorse non dovevano e non devono essere sfruttate senza ritegno. Tornare alle immagini di disperazione di quei giorni e confrontarle con le bellezze restituite ai nostri occhi dalle montagne, dal paesaggio, dalla vegetazione, dalla vita che nella valle è rinata, ci pone anzitutto di fronte alla pietà per le persone che non ci sono più e non possono giovarsi di queste bellezze, che per sempre saranno anche loro”.
“Qui non è stata la natura a distruggere, a uccidere, qui a provocare la strage è stata una calamità non di natura, causata artificialmente dall’uomo. Qui vi sono state le responsabilità delle imprese coinvolte, incuria, mancata vigilanza delle autorità nella gestione del progetto minerario. In una parola a determinarla fu l’indifferenza al pericolo per le persone, sulla base di una errata concezione del rapporto uomo-ambiente, con quest’ultimo considerato risorsa da sfruttare e non da porre doverosamente in favore della comunità, come un valore al suo servizio”.
Fonte Agenzia Dire www.dire.it

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