Il deputato Angelo Bonelli (Avs) presenta una legge per dichiarare gli arenili balneabili beni comuni
Cara spiaggia, quanto mi costi: in certi lidi un ombrellone e due lettini possono pesare sul portafoglio come una rata del mutuo.
Secondo Federconsumatori, nell’ultima stagione i prezzi negli stabilimenti balneari sono saliti fino al 10% rispetto all’anno precedente: lettini +8%, sdraio +7%, canoe e pedalò +10%.
Assoutenti calcola che una giornata tipo può costare dai 32 euro in media fino a 90 a Gallipoli e 120 in Sardegna.
Altroconsumo conferma il trend: dal 2021 al 2025 il costo medio di ombrellone e due lettini è cresciuto del 17%, con un +5% solo nell’ultimo anno.
BONELLI (AVS): “IL 70% DELLE SPIAGGE RESTI LIBERO”
“Oggi andare al mare costa a una famiglia media non meno di 50 euro al giorno, e la mancanza di spiagge libere è un problema sociale anche per chi vive sulla costa”, denuncia Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra. La proposta di legge presentata da Avs un anno fa punta a dichiarare le spiagge beni comuni inalienabili dello Stato, non cedibili né acquisibili per usucapione, e concedibili solo nei casi previsti e per periodi limitati, senza proroghe automatiche.
Il cuore del testo: almeno il 70% di ogni arenile balneabile deve restare a libero e gratuito utilizzo, con facoltà per Regioni e Comuni di aumentare la quota. “Le risorse derivanti dalle concessioni devono andare ai Comuni per assunzioni stagionali e manutenzione – aggiunge Bonelli – così da rendere davvero fruibile il mare a tutti”.
Fonte Agenzia Dire www.dire.it di Piero Bonito Oliva
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