Fabio Ruvolo è il Presidente della cooperativa Sociale Etnos che gestisce svariati servizi a sostegno di disabili, di anziani affetti da Alzheimer, di donne e minori vittime di violenza, e di minori stranieri non accompagnati.
Ieri, dopo la pubblicazione di un articolo di un giornale online locale, non ha esitato a pubblicare un post su Facebook nel quale scrive:
“Amarezza e delusione
Oggi ho letto i commenti lasciati sulla pagina Facebook del giornale online (citato), sotto la notizia che annunciava il sit-in organizzato dalle comunità per minori stranieri non accompagnati a Caltanissetta, iniziativa a cui come Cooperativa Etnos abbiamo espresso solidarietà.
Non si tratta di un normale confronto di opinioni, ma di frasi che colpiscono la dignità di ragazzi soli, spesso in fuga da guerre, violenze e povertà. Parole che dimenticano che dietro ogni storia c’è un volto, un nome, un bisogno di protezione.
Noi, come cooperativa sociale, ogni giorno investiamo energie, competenze e risorse anche economiche, per garantire accoglienza, tutela e inclusione. Lo facciamo perché crediamo che l’umanità non abbia confini e che la solidarietà sia un dovere, non un’opzione.
Leggere commenti che invitano a “andare via” o a “zappare” dimostra quanto ancora ci sia da fare per costruire una comunità capace di guardare all’altro come a una persona e non come a un problema.
Non ci fermeremo. Continueremo a fare la nostra parte con professionalità e rispetto, perché la giustizia sociale non si costruisce con l’indifferenza o con l’odio, ma con il lavoro quotidiano e la capacità di prendersi cura”.
Queste sue parole sono del tutto condivisibili, per motivi legati alla privacy, non pubblicheremo gli screenshot con i commenti, ma anche perché le parole usate dai commentatori fanno letteralmente ribrezzo, per non dire altro, oltre a dimostrare una totale ignoranza e mancanza di sensibilità.
A chi si impegna per aiutare il prossimo e i meno fortunati, va tutta la nostra solidarietà e sostegno, ai commentatori una sola parola…vergognatevi. Ad Maiora
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