Mancata erogazione dei fondi regionali per il film su Biagio Conte, il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè (Forza Italia), con un post su Facebook, attacca la Regione
“Sono felice di aver appreso che nella tarda mattinata di oggi, dopo la pubblicazione di un mio intervento sulla vicenda del mancato contributo della Regione al film su Biagio Conte, si sia (ri)stabilito un contatto tra la Presidenza della Regione e la produttrice Gloria Giorgianni, dopo settimane di silenzio che avevano costretto la stessa produzione ad annunciare già ieri il trasferimento lontano dalla Sicilia della realizzazione del film. Vedremo adesso come e se si concretizzerà, ovviamente a breve, l’impegno della Regione. L’assessore all’Economia della Regione, Alessandro Dagnino, ha ritenuto di diffondere una nota(foto sotto) su una possibile soluzione che avevo adombrato giudicandola impraticabile. Detto che il punto è politico (capisco che l’assessore Dagnino è un tecnico) oltre che di responsabilità che deve assumere la politica rispetto alla figura straordinaria e unica di Biagio Conte, mi limito solo ad alcune considerazioni. Nel bilancio regionale sono iscritti tre tipologie di fondi: il fondo di riserva per spese obbligatorie, il fondo di riserva per spese impreviste e il fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa. Particolarmente rilevante per la questione di Biagio Conte è il punto della legge che prevede “un fondo di riserva per spese impreviste per provvedere alle eventuali deficienze delle assegnazioni di bilancio, che non riguardino le spese di cui alla lettera a), e che, comunque, non impegnino i bilanci futuri con carattere di continuità”. Il comma 2 dell’articolo 48 stabilisce chiaramente che i prelievi dal fondo di riserva per spese impreviste sono disposti con delibere della giunta regionale, confermando la competenza della Giunta regionale siciliana nell’utilizzo di tale strumento finanziario. Questo aspetto normativo delinea con precisione i presupposti per l’utilizzo del fondo di riserva, che devono essere caratterizzati da imprevedibilità e dalla necessità di far fronte a deficienze delle assegnazioni di bilancio (esattamente il caso del film sulla vita di Biagio Conte). Dal punto di vista della discrezionalità amministrativa, la giurisprudenza costituzionale ha chiarito che l’utilizzo di fondi pubblici deve rispondere a criteri di ragionevolezza e proporzionalità. La sentenza della Corte Costituzionale n. 138/2018 ha precisato che la copertura finanziaria mediante prelievo da fondi di riserva risulta conforme al principio costituzionale quando le risorse necessarie siano effettivamente disponibili nel fondo al momento della deliberazione della spesa, anche se destinate a coprire oneri di esercizi successivi. La questione sollevata dall’Assessore Dagnino tocca anche il delicato equilibrio tra i poteri dell’organo esecutivo e quelli dell’assemblea regionale. Il fondo di riserva, per sua natura, è uno strumento che consente all’organo esecutivo (cioè la giunta) di far fronte a situazioni impreviste senza dover ricorrere al procedimento ordinario di variazione di bilancio che richiede l’approvazione dell’organo assembleare. In conclusione, mentre la Regione Siciliana ha certamente la competenza per utilizzare il fondo di riserva per spese impreviste, tale utilizzo deve essere sorretto da una motivazione che dimostri la sussistenza dei presupposti normativi di imprevedibilità e di deficienza delle assegnazioni di bilancio. In sintesi: esiste per legge un Fondo di Riserva, basta leggere l’art. 48 del dlgs 118 del 2011. E insomma si può fare, se si vuole. E ora è importante “fare”, non fare accademia contabile

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