La nomina di un esponente della Lega a Presidente del Consorzio Universitario di Caltanissetta da parte della Regione Siciliana, dopo che lo stesso partito era stato escluso dalla giunta comunale guidata dal sindaco Tesauto, F.I., solleva forti preoccupazioni riguardo a un possibile conflitto politico e personale a danno del progetto università con ricadute sull’intera collettività.
Ma facciamo un passo indietro.
A Caltanissetta, la giunta guidata dal sindaco Walter Tesauro il 20 agosto scorso ha tolto le deleghe, di fatto un vero e proprio licenziamento, all’avv. Oscar Aiello, esponente della Lega.
Questo sin da subito ha generato forti malumori nel partito di Salvini, manifestatosi con un pesante comunicato del suo commissario provinciale, Leonardo Burgio, sindaco di Serradifalco, figlo dell’ass. alla sanità Faraoni in quota a Forza Italia, che voci, sempre più inistenti, lo danno come candidato alle prossime regionali, in concorrenza con l’on. Michele Mancuso (F.I.), “deus ex machina” sia al comune che al Libro consorzio, che nel comunicato attaccava apertamente l’on. Mancuso definendolo testualmente “Regista di un atto politico spregevole” e riferendosi al sindaco “Tesauro solo un mero esecutore”.
Ma anche il “defenestrato” avv. Aiello, da quel giorno non ha perso occasione per fare da “sentinella”.
Insomma se a Palermo ritornano a stringersi i rapporti con il partito di Salvini, a Caltanissetta si assiste ad uno scontro, anche se si dirà che così non è.
Innegabile che anche a Palermo si guarda alle prossime regionali, non avendo lo stesso presidente la certezza di una sua rielezione, avendo in casa la concorrenza.
Ecco che a questo punto si torna indietro cercando quella “pax” che potrebbe consentire al Presidente Schifani una sua rielezione.
Ritirato ricorso al TAR, nominato Genovese, strette di mano con Lombardo, dopo certe frasi pronunciate, pacche sulle spalle con Cuffaro, insomma tutti amici come e più di prima e chi se ne frega di Caltanissetta, e forse anche di Mancuso, l’importante che lui venga rieletto presidente della Regione.
Tutto ciò preoccupa e fa temere che il rapporto tra Comune/Provincia e Consorzio Universitario, non stia partendo con il piede giusto e che, ripicche e velleità personali, possano mettere a rischio lo sviluppo dell’Università a Caltanissetta, dopo che dall’aprile del 2024 si attendeva questa nomina.
In sostanza la principale preoccupazione è che questa situazione porti a uno scontro, non tanto personale, ma per interposta persona, tra il sindaco, nonché presidente del Libero consorzio e il nuovo Presidente del Consorzio.
Sappiamo bene che la collaborazione tra il Comune/Provincia e il Consorzio è essenziale per lo sviluppo dell’offerta formativa, per l’attrazione di nuovi studenti, per la nascita di nuovi corsi e non ultimo il reperimento di nuovi locali da mettere poi a disposizione del Consorzio.
Inoltre se non ricordiamo male, nel caso ci scusiamo, il neo presdiente del Consorzio, l’ing Tummminelli, conosce bene le problematiche relative all’Università, avendo patecipato alla stesura del progetto Reboot, un partenariato tra consorzio Universitario e il Comune di Caltanissetta, che sulla carta doveva portare, nel 2021, a Caltanissetta 60 miliioni di euro suddivisi in 5 progetti, tra cui uno per l’acquisto e la ristrutturazione della ex Banca d’Italia, progetti che vennero poi tutti boccati, compreso quello per la rifunzionalizzazione dell’area del Parco Antenna, non essendo stati ritenuti idonei dall’Agenzia per la Coesione Territoriale della Regione siciliana.
Se i rapporti dovessero diventare tesi e poco collaborativi, si potrebbe assistere ad un rallentamento o bloccaggio di progetti importanti, a scapito della comunità studentesca e della città nel suo insieme, uno su tutti l’acquisto della ex Banca d’Italia in primis per non parlare della mensa universitaria, dopo il tentativo fallito di crearla nell’ex Bar Romano.
Nonostante ci sentiremo assicurare che la collaborazione su tematiche così importanti per il bene della città non ha colori politici, meglio tenere occhi e orecchie ben aperti, perché è chiaro che l’auspicio è che l’interesse per il bene comune prevalga sugli scontri politici e personali, ma meglio non fidarsi viste passate esperienze, Policlinico docet.
Auguriamoci che questa volta la politica metta veramente da parte le divergenze e che si lavori e collabori insieme per il futuro dell’Università e di Caltanissetta, che, come detto tantissime volte, insieme alla sanità, rappresentano gli unici volani per la rinascita della città.
Da parte nostra occhi e orecchie rimarranno sempre ben aperti e vigili. Ad Maiora
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