Gli “sfollati” di via Redentore si sono riuniti, insieme al consigliere Gambino, davanti a quelle che fino al 10 dicembre 2024 erano le loro residenze
Sono stanti e non accettano più “prese in giro”, vogliono sapere, visto che nessuno dialoga con loro, a che punto è la situazione, capire anche perchè, sistemati i fessurimetri elettronici, non possono rientrare nelle loro case.
“Abbiamo sostemuto anche le spese per una perizia, ma non sappiano che fine abbia fatto”
“Il comune non dialoga con noi, apprendiamo notizia solo dai giornali online o dai social, siamo stanchi, chiediamo solo di poter tornare nelle nostre casa”
Con loro il consigliere Gambino, che sostiene “quello che sta succedendo oggi, non è normale”.
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