“Il governo si attivi per evitare che la riorganizzazione della società Telecontact possa comportare delle ripercussioni occupazionali per i lavoratori delle diverse sedi in Italia”.
Lo chiede Davide Faraone, vicepresidente di Italia Viva, con un’interrogazione al ministro delle Imprese e del Made in Italy.
“Lo scorso febbraio ai dipendenti di Telecontact, società che da venticinque anni opera nella gestione della clientela Tim, è stata notificata la procedura per la cessione di ramo d’azienda.
Il progetto di riorganizzazione, che coinvolge 1599 lavoratori, prevede il conferimento di Telecontact nella nuova società Dna, anch’essa controllata da Tim.
Le condizioni contrattuali di questo passaggio non sono ancora chiare e potrebbero comportare dei rischi per le centinaia di famiglie in varie città: Catanzaro, Napoli, Roma, L’Aquila, Milano, Ivrea, Aosta, Caltanissetta.
Chiediamo per questo al governo di aprire subito un tavolo istituzionale di vigilare sul passaggio da Telecontact a Dna e sollecitare il gruppo Tim a offrire garanzie occupazionali e contrattuali ai lavoratori coinvolti”, conclude.
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