Amici e simpatici “nemici” sedetevi, magari prendete un bel digestivo
Oggi parliamo di un disturbo sempre più diffuso la “sindrome del blocco per eccesso di fastidio”
Capita sempre più spesso che se si pubblicano riflessioni o video particolari, si viene immediatamente segnalati, quindi sospesi o bloccati.
Non perché si siano infrante chissà quali regole, tranne forse quella non scritta del “non essere troppo bravo”, ma perché il contenuto è risultato “indigesto” ad un pubblico generalista.
Il problema non è che si è indigesti come persona, o forse si, ma il problema è che alcuni frequentatori dei social network sono diventati come quegli invitati ad un matrimonio che, una volta giunti al locale, oltre a pretendere di magiare bene e abbondante, magari con specialità di alta cucina, se per caso viene servito un qualcosa a loro non gradito, ma comunque di ottima qualità trovano l’occasione buona per criticare sposi e locale, andando a sparlare con gli amici e scrivendo delle recensioni terrificanti sul sito del locale, scordandosi però che sono solo stati gentilmente invitati, non hanno scelto loro il menù, e, cosa più importante, il conto lo pagheranno altri… volendo potevano mandare un telegramma e non andare, ma l’occasione per trovare il classico pelo nell’uovo era troppo ghiotta.
Per inciso queste persone a casa loro mangiano “pani e cipuddra” o chiedono sempre “cosa preferite mangiare?”
Le ricette quelle marinate, senza zucchero, con velatura di ironia sottile, non piacciono e ottengono la reazione della cattiva recensione, nel nostro caso la segnalazione
“Questo profilo sembra un robot, dimostraci il contrario”, èquello che appare.
Ma quello che ha scatenato il tutto è che il contenuto contiene troppa “fibra”,che causa gonfiore addominale a chi legge e gonfiore di altro a chi riceve il messaggio.
E siccome l’algoritmo, poverino, è programmato per agevolare la digestione, legge o vede un video e si immedesima in chi sta male e quindi blocca lo “chef”.
Alcuni commensali non vogliono che si pubblichino ricette con prodotto “originali”, vorrebbero leggere ricette con prodotti “geneticamente modificati”, che a loro non fanno male ma che certamente non sono salutari per la stragrande maggioranza.
Ma ormai vanno di moda le ricette facili da digerire e preparare
E noi? Noi veniamo sistematicamente presi di mira, il nostro crimine è “cucinare piatti” che richiedono non solo l’uso degli occhi, per leggere, ma anche del cervello, per capire, e di uno stomaco efficiente per digerire.
Quindi, cari amici dall’indigestione facile, cosa dobbiamo fare?
Sappiate che il vero sapore della vita, in questo caso del web, non sta nel servire cibo precotto e omogeneizzato, quello che piace ad alcuni, ma quel piatto “piccante” o “amarostico”, che lascia un retrogusto persistente che a volte ad alcuni causa bruciore di stomaco.
Noi continuiamo a pubblicare le nostre ricette complicate, continuiamo a mettere quella punta di peperoncino e quel pizzico di acidità, sbagliando magari qualche avverbio o congiuntivo, ma per noi conta più la sostanza, se certi lettori non sono pronti per assaporare i nostri piatti, tornino pure al loro panino con la “mortazza”, sicuramente buona e che alcune volte va mangiata, ma che a lungo andare non fa certo bene.
Quindi la prossima volta che ci segnalerete, non disperatevi se non riuscirete a fa chiudere la cucina, anche se questo non fa che aumentare la vostra acidità.
Adesso, scusateci, se abbiamo pubblicato questa riflessione, scommettiamo su un mese di sospensione, anche se alla fine tutto si risolve, ma al limite di chef in cucina, conoscendo la nostra “clientela” non ne abbiamo solo uno. Ad Maiora.
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