Era ricoverato dal 24 settembre per un’infezione polmonare
Lutto nel mondo della musica, è morto James Senese all’età di 80 anni. Era ricoverato, dal 24 settembre, all’ospedale Cardarelli di Napoli per una grave infezione polmonare. Tra i sassofonisti italiani più noti a livello internazionale, è stato a lungo collaboratore di Pino Daniele e fondatore degli Showmen e dei Napoli Centrale.
Ad annunciare la sua morte è stato l’amico di lunga data Enzo Avitabile: “Non bastano parole per un dolore così grande, ma solo un grazie. Grazie per il tuo talento, la dedizione, la passione, la ricerca. Sei stato un esempio di musica e di vita. Un amico per fratello, un fratello per amico. Per sempre”. Queste le parole pubblicate sul suo profilo Instagram.
Chi era James Senese
Nato a Napoli il 6 gennaio 1945 da madre italiana e padre afroamericano, iniziò la sua carriera musicale nel 1961 con il gruppo “Gigi e i suoi Aster”, fondato a Terzigno insieme a Mario Musella. Qualche anno più tardi, nel 1965, nacque il progetto Showmen, ispirato alle sonorità soul e rhythm & blues di Otis Redding.
La vera svolta musicale arrivò nel 1974 con la band “Napoli Centrale”, che vide Pino Daniele come bassista e la formazione di un supergruppo con musicisti destinati a segnare un’epoca: Tullio De Piscopo, Rino Zurzolo, Joe Amoruso ed Ernesto Vitolo.
La carriera da solista
Dopo lo scioglimento dei Napoli Centrale, nel 1983, iniziò la carriera da solista di James Senese. Compose “Hey James”, uno dei suoi brani più noti, dedicato al padre, e “Zitte! Sta arrivando ’o mammone”, che vide tra i partecipanti Lucio Dalla.
Ricevette il Premio Armando Gill alla carriera nel 2011 e, a Sorrento, nel 2018, celebrò i suoi 50 anni di carriera con un doppio live.
L’esperienza nel mondo del cinema
La sua prima apparizione sugli schermi cinematografici fu nel film “No grazie, il caffè mi rende nervoso” di Lodovico Gasparini, dove recitò accanto a Lello Arena e Massimo Troisi. Nel 2010 venne chiamato da John Turturro per il film “Passione”. Interpretò se stesso nel film di Vincenzo Salemme “Una festa esagerata” e, nel 2020, venne presentato alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia il documentario “James” di Andrea Della Monica.
Fonte la7.it
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