La Protezione civile regionale ha diffuso nel pomeriggio un nuovo bollettino che segnala un peggioramento delle condizioni meteorologiche su tutta la Sicilia. Per la giornata di giovedì 15 maggio è stata diramata un’allerta meteo arancione con fase di preallarme estesa a tutti i settori dell’Isola.
Secondo le previsioni, dalle prime ore del mattino e per le successive 24-36 ore, sono attese precipitazioni da sparse a diffuse, anche sotto forma di rovesci o temporali. I fenomeni potranno essere accompagnati da piogge di forte intensità, attività elettrica e raffiche di vento particolarmente intense. La Protezione civile raccomanda la massima prudenza, invitando la popolazione a seguire gli aggiornamenti e a limitare gli spostamenti nelle aree maggiormente a rischio. L’intensificarsi dei fenomeni meteorologici potrebbe causare disagi e criticità, soprattutto nei territori più vulnerabili.
Scuole chiuse
È fondamentale, in questi frangenti, seguire le raccomandazioni delle autorità locali e restare aggiornati tramite i canali ufficiali di comunicazione. Il monitoraggio della situazione è costante e le decisioni potrebbero essere riviste nel corso della giornata, in base all’evoluzione delle condizioni meteo. Invitiamo, quindi, docenti, studenti e personale ATA a verificare regolarmente gli aggiornamenti forniti dai propri Comuni di residenza o dalle direzioni scolastiche.
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Elenco in aggiornamento
Maltempo e scuole chiuse: chi decide e cosa cambia tra sospensione e chiusura
In caso di emergenze meteorologiche, la decisione di interrompere le attività scolastiche spetta ai prefetti e ai sindaci, autorità competenti per garantire la sicurezza pubblica. Mentre i prefetti agiscono come rappresentanti del governo, i sindaci emettono ordinanze locali in base alla gravità della situazione.
Differenze tra sospensione e chiusura delle scuole
La sospensione delle attività didattiche non equivale alla chiusura dell’istituto. In questo caso, la scuola rimane operativa: il personale ATA è tenuto a presentarsi, mentre i docenti sono esentati salvo attività programmate. Se il personale non può raggiungere la sede, dovrà giustificare l’assenza con i permessi contrattuali. Al contrario, la chiusura totale della scuola – dovuta a eventi estremi o lavori urgenti – implica l’esonero per tutti, senza ripercussioni economiche.
Cosa succede ai giorni di lezione persi?
L’anno scolastico mantiene la sua validità anche se i giorni di lezione scendono sotto i 200, purché la riduzione sia causata da eventi eccezionali. Le scuole, tuttavia, possono valutare il recupero parziale delle ore in base alle esigenze del Piano dell’offerta formativa. Il Ministero lascia agli istituti la discrezionalità, bilanciando il diritto allo studio degli alunni e la necessità di una valutazione accurata da parte dei docenti.
