Caltanissetta, e in aprticolar modo l’amministrazione comunale, si trova di fronte a un bivio cruciale riguardo al destino dell’antenna Rai.
Il Comune è attualmente indeciso se presentare ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA) contro la sentenza del TAR che ha respinto il suo ricorso, ponendo la salvaguardia della pubblica incolumità come priorità assoluta.
Una decisione che arriva dopo anni di discussioni e, a detta di molti, un’inerzia che ha contribuito al grave deterioramento della struttura.
L’attuale situazione è il culmine di una vicenda complessa.
Il TAR ha basato la sua decisione sulla necessità impellente di garantire la sicurezza dei cittadini, evidentemente a fronte di un pericolo imminente rappresentato dall’antenna.
Ciò che emerge con forza è la sensazione che si sarebbe dovuto agire con maggiore prontezza e determinazione, ben prima che la situazione degenerasse a tal punto da rendere inevitabile una decisione così drastica.
Il dito è puntato in particolare su Rai Way, l’azienda responsabile della manutenzione della struttura.
È stato denunciato che per parecchi anni non è stata assicurata l’adeguata manutenzione, portando a un grave ammaloramento dell’antenna. La relazione del Politecnico di Milano, che ha evidenziato l’indebolimento e la pericolosità della struttura, ha chiarito la gravità della situazione.
Ora, non solo l’antenna è a rischio crollo, ma è anche completamente al buio, aumentando notevolmente il rischio di incidenti, considerato che la zona è spesso sorvolta da aerei ed elicotteri, un pericolo che si aggiunge a quello già esistente per la popolazione circostante.
Presentare un ricorso al CGA non è una semplice formalità. Affinché abbia una benché minima possibilità di successo, sarebbero necessari argomenti nuovi e validi in grado di contrastare efficacemente la decisione del TAR.
Questo implica la necessità di acquisire nuova documentazione e una nuova perizia che possa contestare quella sulla base della quale il TAR ha già espresso il suo giudizio.
È evidente a tutti che ottenerli in tempi brevi è estremamente difficile, per non dire impossibile. Senza questi presupposti, un eventuale ricorso al CGA si configurerebbe come un’azione del tutto inutile e un ulteriore spreco di denaro pubblico.
Gli anni di discussioni e la mancanza di azioni concrete sollevano interrogativi sulle responsabilità.
Se ci fosse stata una reale volontà di salvare l’antenna, si sarebbero potute intraprendere strade diverse e tempestive.
L’accusa di una gestione approssimativa ricade anche sull’attuale amministrazione, consapevole del problema da oltre un anno.
Speriamo che adesso nessuno si erga a vittima accusando, come spesso avviene in questi casi, ma la realtà dei fatti suggerisce che la problematica era ben nota a chi oggi governa la città.
Il futuro dell’antenna di Caltanissetta resta segnato.
La decisione del Comune sul ricorso, da prendere prima che sia troppo tardi, c’è chi sostiene che la demolizione possa avvenire in settimana, si aspetta con ansia, specialmente da coloro che da sempre si battono per il suo salvataggio, che però al di là dei buoni propositi nulla di concreto hanno messo sul tavolo per il suo salvataggio.
La decisione da prendere non ammette più rinvii.
Per rimanere aggiornato sulle ultime notizie locali segui gratis il canale WhatsApp di Caltanissetta401.it https://whatsapp.com/channel/0029VbAkvGI77qVRlECsmk0o
Si precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.
