L’albanese, 38 anni, è sospettato di essere coinvolto anche nell’assassinio di Selavdi Shehaj, ucciso sulla spiaggia di Torvaianica nel 2020
Il narcotraffico albanese Altin Sinomati, 38 anni, sospettato di essere coinvolto nell’omicidio di Selavdi Shehaj e ora al centro anche delle indagini sull’attentato al giornalista Sigfrido Ranucci, fuggito dall’Italia per sfuggire alla cattura, è stato rintracciato e arrestato dieci giorni fa, ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti.
Sinomati è ritenuto il mandante dell’assassinio di Selavdi Shehaj, detto “Passerotto”, assassinato sulla spiaggia di Torvaianica il 20 settembre di cinque anni fa, in un contesto di regolamento di conti tra clan criminali specializzati nel traffico internazionale di stupefacenti e caratterizzati da episodi di violenza con metodo mafioso.
Tra le ipotesi legate all’intimidazione c’è anche quella che ruota intorno alla criminalità albanese di zona, al centro delle inchieste di Report.
La stessa criminalità, legata al mondo ultras e al boss Michele Senese, coinvolta nelle guerre tra clan per il controllo dello spaccio su Roma e litorale.
L’omicidio di Piscitelli “Diabolik”
L’albanese è stato individuato grazie al Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia e agli investigatori locali. Le indagini congiunte di carabinieri e polizia avevano già accertato che l’esecutore materiale dell’omicidio, Raoul Esteban Calderón – condannato all’ergastolo anche per l’omicidio di Fabrizio Piscitelli, detto “Diabolik”, capo ultrà della Lazio ucciso il 7 agosto 2019 a Roma – era stato incaricato proprio da Sinomati di uccidere anche Passerotto in cambio di un compenso di 150mila euro.
Fonte La7
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