La richiesta del premier Tusk è arrivata dopo che i droni russi hanno violato lo spazio aereo del Paese europeo
Il Consiglio Atlantico si è riunito sotto l’articolo 4 su richiesta della Polonia. Nella notte diversi droni russi hanno invaso lo spazio aereo del Paese europeo. Sono stati abbattuti tutti, uno è caduto su un’abitazione, provocando danni, ma non ci sono morti o feriti. Per il premier polacco, Donald Tusk, si tratta di “un’aggressione” e ha invocato l’articolo 4 della Nato, richiedendo una consultazione formale all’interno dell’Alleanza, una mossa concordata tra lui e il presidente Karol Nawrocki.
Cos’è l’articolo 4
L’articolo 4 della Nato prevede che le nazioni parte dell’Alleanza atlantica si consulteranno “ogni volta che una di loro ritenga che la propria integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza siano minacciate”. Un primo allarme, quindi. Si parla di minaccia alla sicurezza.
Mentre in caso di attacco armato entrerebbe in gioco l’articolo 5, tante volte citato durante questo conflitto tra Russia e Ucraina, secondo il quale “un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell’America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell’esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall’ari. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l’azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l’uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell’Atlantico settentrionale”.
I precedenti
Secondo i registri della Nato, l’articolo 4 è stato invocato solo sette volte dalla creazione dell’Alleanza atlantica nel 1949. Il 10 febbraio 2003, la Turchia invocò formalmente l’articolo 4, chiedendo consultazioni sull’assistenza difensiva della Nato in caso di minaccia alla propria popolazione o al proprio territorio derivante da un conflitto armato nel vicino Iraq. Il 22 giugno 2012, fu sempre la Turchia a invocare l’articolo 4 dopo che uno dei suoi aerei da combattimento è stato abbattuto dalle forze di difesa aerea siriane. Il 3 ottobre 2012, la Turchia ha richiesto di nuovo consultazioni ai sensi dell’Articolo 4 quando cinque civili turchi sono stati uccisi da proiettili siriani.
Il 3 marzo 2014 la Polonia ha invocato l’articolo 4 in seguito alle crescenti tensioni nella vicina Ucraina, dovute alle azioni aggressive della Russia.
Il 26 luglio 2015, la Turchia ha invocato ancora l’articolo 4 in considerazione della gravità della situazione a seguito degli attacchi terroristici e per informare gli alleati delle misure che stava adottando. Il 28 febbraio 2020, Ankara ha richiesto ancora consultazioni in seguito alla morte di soldati turchi durante gli attacchi aerei del regime siriano e del suo sostenitore, la Russia, nella provincia di Idlib.
L’ultimo episodio è arrivato il 24 febbraio 2022: Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania e Slovacchia hanno chiesto di tenere consultazioni ai sensi dell’articolo 4 in seguito all’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia.
Invece, l’articolo 5 è stato invocato solo una volta, dopo gli attacchi di Al Qaeda dell’11 settembre 2001 alle Torri gemelle e al Pentagono.
Fonte TvLa7 di Claudia Zanella
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