Si è svolta ieri sera, lunedì 9 settembre alle ore 20:00, nella Sala riunioni della Chiesa di San Biagio, l’Assemblea Cittadina, che aveva come tema la crisi idrica che ha colpito da mesi la nostra provincia e la nostra città.
L’ Assemblea Cittadina, organizzata dal C.C.A. – Comitato Cittadino Acqua, un gruppo spontaneo di nisseni che ha dato mandato al direttivo temporaneo costituito da Salvatore Porsio, Giuseppe Firrone, Giuseppe Gruttadauria, Liborio Pirrello, Vincenzo Nicoletti e Francesca Porsio, di avviare le fasi iniziali per un coinvolgimento più ampio della cittadinanza.
Purtroppo e come era prevedibile, riconoscendo al nisseno poca propensione partecipativa su certi temi, non c’è stata la sperata grande partecipazione, poco più di centinaio gli intervenuti.

-Giusto precisare che la sala si è poi quasi del tutto riempita-
Dopo la presentazione di Salvatore Porsio, che ha rivolto l’invito ad essere tutti uniti, per fare un fronte comune, ha preso la parola il geologo Giuseppe Firrone, che ha ben illustrato la situazione siciliana, richiamando più volte l’attenzione sul fatto che l’attuale crisi idrica non è sicuramente colpa delle scarse precipitazioni, ma di una cattiva gestione di tutto il sistema idrico siciliano negli anni.
Si sperava nella presenta dell’amministrazione comunale, della deputazione regionale e dei rappresentanti di Caltaqua, ma al di là dei consiglieri di opposizione, Gambino, Cancelleri, Vagginelli e Palermo e soltanto un solo consigliere di maggioranza, Mirisola, di tutti gli altri non si è avuta alcuna notizia.
Peccato, l’ennesima occasione persa per rassicurare, informare e dimostrare vicinanza ai cittadini.
L’obbiettivo dell’assemblea era quello di creare maggiore consapevolezza e sensibilità nella comunità nissena creando una importante occasione di confronto.
Confronto che non è di certo mancato, come anche la consapevolezza e sensibilità dei presenti, ma che sicuramente è mancata agli assenti, troppi, come se il problema lo vivessero solo i presenti.
Sono intervenuti quasi tutti i consiglieri presenti, Gambino, che ha ribadito come questa crisi, pur essendo annunciata, si sarebbe potuta evitare se negli anni passati la Regione avesse messo in campo tutte quelle azioni necessarie, come ad esempio pulizia dei bacini esistenti, messa in funzione di altri, riparazione delle condotte, etc..
Il consigliere Cancelleri ha, tra le altre cose, riferito di importanti perdite della condotta idrica in zona Sabbucina, il tutto documentato da un video, cosa che ha anche ribadito e confermato uno degli intervenuti, che lo ha pubblicato in un articolo su un giornale online locale.
Intervenuto anche il consigliere Vagginelli che ha parlato anche dell’importanza e del diritto e dell’importanza dell’acqua.
Giuseppe Firrone, geologo e membro del forum regionale sull’acqua, ha voluto sottolineare che se sino ad oggi non si è provveduto, per cercare di porre soluzioni valide, non è assolutamente dovuta ad una questione di mancanza di soldi, ma che al contrario ne sono stati stanziati parecchi, in totale circa 1,3 Miliardi di euro, ma i lavori sono fermi al palo o comunque sono poco efficaci, e lo dimostra la situazione attuale.
Richiami anche per l’attuale governo regionale, colpevole, secondo molti, di essere poco efficace, almeno per quanto riguarda la nostra provincia.
Molti cittadini presenti, sia dalla sala che prendendo la parola, hanno manifestato a gran voce tutto il loro dissenso sulla gestione locale della distribuzione, come anche della mancata istallazione delle “famose” pompe di sollevamento, così come era stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale, tenutosi nell’ormai lontano 1 Agosto, emendamento presentato, a prima firma, dalla consigliera Petitto e sottoscritta da quasi tutta l’opposizione.
Ma di queste pompe ad oggi non si ha notizia, pompe utili per consentire la normale erogazione, non solo in alcune zone periferiche, ma anche in alcune zone cittadine dove, a causa della bassa pressione, l’acqua non arriva.
Ancora una volta si è sentito ripetere che in città, non vi è un’equa distribuzione e ci si è anche lamentati della scarsa comunicazione, che se costante e precisa, servirebbe a rasserenare quanti in questo momento stanno patendo stress e fortissimi disagi.
Durante la discussione si è anche richiamata l’attenzione sull’unità e sul dover mettere da parte appartenenze politiche, antichi rancori e antipatie personali, perchè la crisi idrica non deve creare fazioni o spaccature, ma deve semmai creare unità, cosa che in questi mesi, a dir il vero è, mancata, lasciando quasi da soli o non volendo collaborare con quei cittadini che già da luglio, si sono impegnati su questo fronte.
Si spera e si confida soprattutto sui buoni propositi di tutti e sulla volontà di non risparmiare niente a nessuno, in caso contrario si corre il rischio di “favorire” coloro che oggi hanno assetato la popolazione, insomma niente timori reverenziali con nessuno.
Anche questo importante aspetto pare e si spera sia ormai superato, ovviamente per il bene di tutti.
In qualche altro intervento si è chiesto il coinvolgimento delle Tv nazionali, in modo da darne ampia conoscenza a tutti, per sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica e la politica tutta.
Ma anche su questo è stato risposto che già dal mese di luglio, in occasione del Sit In, sono intervenute Tv regionali, Telecolor, Tr3, Radio Fantastica e le maggiori Tv a livello nazionali, Rai e Mediaset, con dirette e servizi; stessa cosa in occasione della raccolta firme, partita il 16 Agosto e che ha raccolto, in una settimana, circa 2.200 firme, così come non sono mancati articoli su diverse testate locali, regionali, nazionali e internazionali, come anche servizi televisivi, con interviste, andate in onda nelle trasmissioni “Estate in diretta”, Rai 1, “è sempre Cartabianca”, Rete 4, e la scorsa settimana è venuta in città anche una troupe de “Le Iene”, che, in una delle prossime puntate, manderà in onda il servizio.
Sul finire dell’assemblea si è appreso che Venerdì 27 Settembre alle ore 10:00 si terrà un consiglio comunale aperto, al quale sono stati invitati il Presidente della Regione, l’Ing Cocina, responsabile della cabina di regia sull’emergenza idrica, tutta la deputazione regionale, i rappresentanti di Siciliacque e Caltaqua.

Riprendendo il microfono, uno degli organizzatori dell’Assemblea, Salvatore Porsio, supportato anche da alcuni presenti, appresa anche lui in diretta la notizia, ha lanciato l’idea, “tempi organizzativi permettendo”, di organizzare un Sit In per lo stesso giorno e la stessa ora, proprio davanti Palazzo del Carmine, dove si terrà il Consiglio Comunale.
Certamente l’orario non è dei più felici, sperando almeno che questa volta gli invitati non disattendano l’invito, come successe la volta scorsa, dove nessuno di loro si presentò, creando una grande amarezze nei cittadini che si sono sentiti snobbati e non considerati.
Chi vorrà partecipare, sempre che non sia un pensionato, sarà costretto a doversi prendersi un giorno di ferie.
Vedremo l’evolversi di quest’ultima iniziativa e del Consiglio del 27 p.v., ribadendo sempre e comunque che l’acqua, secondo il referendum del 2011, referendum tradito, dovrebbe essere pubblica e non come nel nostro caso gestita a livello regionale da Siciliacque, società al 75% di Italgas e il restante 25% della Regione Siciliana e Caltacqua società spagnola.
Le Nazioni Unite, con propria risoluzione del 2010 “riconosce l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari tra i diritti umani fondamentali”…diritto al momento a molti cittadini negato. Ad Maiora