Salvatore Baiardo esce dal carcere di Torino e va ai domiciliari in Sicilia.
Il Tribunale del Riesame di Firenze (presidente Erminia Bagnoli, relatore Serafina Cannatà) ha accolto gli appelli presentati dai suoi avvocati Roberto Ventrella e Tiziana Morgese.
Già condannato nel 1997 per favoreggiamento dei fratelli Giuseppe e Filippo Graviano, boss poi condannati per le stragi di mafia ‘in Continente’ del 1993, Baiardo, allora gelataio insospettabile di Omegna, vicino a Novara, è stato nuovamente indagato per favoreggiamento, stavolta di Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi (entrambi indagati fino alla morte dell’ex premier per le medesime stragi del 1993) e per calunnia aggravata ai danni tra l’altro del conduttore tv Massimo Giletti. Il procuratore aggiunto di allora a Firenze, Luca Tescaroli, contestava anche l’aggravante di cui all’articolo 416 bis n.1, cioè aver favorito Cosa Nostra.
Peraltro nel suo ultimo libro (Il biennio di Sangue, Paper First, 2025) Tescaroli, ora procuratore a Prato, rincara scrivendo “Baiardo è soggetto ritenuto affidabile per Cosa Nostra”.
Solo dopo un’altalena di verdetti, Baiardo a dicembre scorso era finito in carcere in via cautelare.
L’inchiesta è stata da poco chiusa con la notifica dell’avviso ex articolo 415 bis per la sola calunnia aggravata.
I pm toscani chiesero l’arresto per Baiardo e il gip disse no. Poi Tescaroli fece ricorso al Tribunale che dispose i domiciliari solo per la presunta calunnia perché sul favoreggiamento non c’erano gravi indizi.
La Cassazione, adita dall ’indagato, rinviò il procedimento di nuovo al Tribunale che dispose il carcere (sempre solo per la calunnia ma aggravata dal 416 bis n.1) divenuto effettivo solo dopo il
rigetto dell’ultimo ricorso in Cassazione a dicembre 2024.
Nei mesi scorsi Baiardo, 66 anni, ha chiesto i domiciliari per le condizioni di salute. Il Tribunale ha accolto non tanto per la salute ma per le esigenze cautelari.
I giudici apprezzano l’atteggiamento sui social prima dell’arresto e concedono gli “arresti domiciliari con prescrizioni e applicazione del braccialetto elettronico” perché “l’ultimo fatto in contestazione risale al 27 marzo 2023”e“da allora non risultano commessi ulteriori fatti né utilizzi impropri
dei social”. Non solo: dalle conversazioni captate in cella con madre e compagna, Baiardo si dimostra preoccupato che qualcuno lo venga a trovare ai domiciliari e il Tribunale ne trae “la volontà di rispettare le prescrizioni”.
Da ilFattoQuotidiano di M.L.
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