Come sempre, tra i tanti argomenti trattati, ci poniamo anche l’obiettivo di informare i cittadini su temi che toccano direttamente le loro tasche, come ad esempio il costo della democrazia locale
E come spesso capita ci scontriamo con una barriera apparentemente insormontabile, la mancanza di informazioni aggiornate o facilmente accessibili.
Nello specifico, la nostra attenzione si è concentrata questa volta sui costi sostenuti per i gettoni di presenza dei consiglieri comunali in questo 2025, un anno che ha visto una modifica sostanziale delle “regole del gioco”.
Lo scorso gennaio il Consiglio ha approvato, con i voti compatti della maggioranza e la sola adesione dell’esponente del M5S, un aumento dei gettoni di presenza del 68%.

Una decisione che ha suscitato non poche perplessità e polemiche e che, di conseguenza, renderebbe ancora più necessario un monitoraggio costante e puntuale delle spese.
L’ultimo documento ufficiale, pubblicato sul sito del Comune riporta la data del 7 febbraio 2025, ma si riferisce al 2024 quando l’aumento non era ancora in vigore e i costi erano quelli già noti, 34,18€ a gettone.

Da allora, nulla più. Oggi, a metà agosto, ci saremmo aspettati di trovare online almeno il rendiconto dei primi sei mesi del 2025, un documento che avrebbe finalmente permesso di quantificare l’impatto del rincaro sul bilancio comunale essendo il gettone balzato a 57.42€.
Ma, dopo un’attenta e ripetuta ricerca sul portale dell’ente, ci siamo accorti che adesso viene pubblicato una volta l’anno, anche se tempo fa, nella pagina di ogni singolo consigliere venivano pubblicati i dati di quanto veniva loro corrisposto, mese per mese, magari con qualche mese di ritardo, ma da lì si poteva, tramite un semplice calcolo, comprendere se e quante volte hanno partecipato sia alle commissioni che ai consigli comunali. (nella foto sotto, una vecchia schermata)

Adesso nella scheda personale dei consiglieri, oltre ad una bella foto, non vi è nulla, anche se si legge “Ulteriori Informazioni Per maggiori dettagli consulta la sezione dedicata su Amministrazione Trasparente”, ma li si trova soltanto questo

Magari siamo noi a non essere in grado di trovare le informazioni o forse si è scelto di pubblicarli solo una volta l’anno.
Tuttavia, rimane il fatto che un’informazione di tale importanza non dovrebbe essere fornita periodicamente e non una volta l’anno.
Secondo la normativa italiana in materia di trasparenza amministrativa, in particolare il D.Lgs. 33/2013, i compensi dei titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo, inclusi i consiglieri comunali, devono essere pubblicati sul sito web istituzionale dell’ente.
La legge non impone una pubblicazione mensile, ma molti enti locali lo fanno, per garantire la massima trasparenza. La mancata pubblicazione o la difficoltà nel reperire i dati rappresenta anche un ostacolo al diritto dei cittadini di sapere come vengono spesi i loro soldi.
Ci auguriamo che questa nostra segnalazione possa servire da stimolo per un aggiornamento tempestivo del sistema delle pubblicazioni, se non altro per una maggiore attenzione alla trasparenza, sperando magari che qualche consigliere presenti una mozione per far reinserire il vecchio sistema. I cittadini hanno il diritto di sapere mentre il dovere dell’amministrazione è quello di rendere queste informazioni puntuali e facilmente disponibili.
Ma, per chi non ricordasse di cosa stiamo parlando, facciamo un passo indietro.
Il Consiglio Comunale, con la Deliberazione n. 6 del 28 gennaio 2025, ha approvato la ”Rideterminazione dell’importo del gettone di presenza con applicazione della medesima percentuale per l’adeguamento delle indennità di funzione degli amministratori locali stabilita, con Delibera di Giunta n. 135 del 18/11/2024 e pari al 68% da applicare sull’importo previsto dall’art. 1 co.1 del D.M. 119/2000 (raddoppio) come rideterminato a seguito di applicazione delle eventuali riparametrazioni previste dall’art. 2 del D.M. 119/2000 (tabelle B e C) se spettanti e dall’art. 1 co. 54 della L. 266/2005”.
Con la Deliberazione della Giunta Comunale n.73 del 11/06/2025, con decorrenza dal giorno 01/06/2025, gli emolumenti spettanti a sindaco, assessori e presidente del consiglio, stessa spettanza di un assessore, sono stati nuovamente adeguati come da tabella sotto.

Mosse che hanno generato non poche polemiche tra i cittadini, specialmente considerando l’attuale contesto economico locale.
La proposta relativa all’aumento del gettone di presenza è stata avanzata dalla maggioranza consiliare e votata in blocco dalla stessa al quale si è aggiunto, sorprendentemente, il solo voto favorevole provenientere dai banchi dell’opposizione, quello di Federica Scalia, rappresentante del Movimento 5 Stelle e vice presidente del consiglio, eletta l’11 luglio del 2024, con i soli voti della maggioranza. Un’elezione quest’ultima che ha destato sorpresa ma qualcuno ha sussurrato fosse una gentilezza per ricambiare quella ricevuta a luglio. Non essendo, tra le altre cose interessata all’aumento del gettone percependo uno stipendio fisso, la metà di quello del presidente che è di 5.796,00, quindi a lei vanno 2.898,00€, e comunque “gentilezza” o meno, meglio avrebbe fatto ad astenersi. Da aggiungere che la scelta di votare l’aumento dei gettoni contrasta fortemente con i principi fondanti del Movimento, da sempre in prima linea nella battaglia per l’abbattimento dei costi della politica e la restituzione delle indennità.
L’aumento del 68% sui gettoni di presenza ha quindi portato l’importo per ogni seduta consiliare o di commissione a una cifra significativamente più alta rispetto al passato, da 34,18 si è passati a €57,42.
Sebbene le motivazioni ufficiali addotte dalla maggioranza facciano riferimento alla necessità di “adeguare” gli emolumenti ai costi della vita e al maggiore impegno richiesto dall’attività consiliare, l’entità dell’aumento e il momento storico scelto sollevano dubbi sulla reale urgenza di tale provvedimento. Mentre si mettono pesantemente la mani in tasca ai cittadini, cose che quando erano all’opposizione non volevano si facesse, aumentando la tasse in maniera sproporzianata, vedi la TARI ad esempio.
La decisione è stata vista da molti come un segnale negativo, un’ulteriore conferma di una politica distante dalle esigenze dei cittadini, ma più attenta ai loro guadagni. La percezione comune è che, mentre le famiglie stringono la cinghia, la classe politica locale si preoccupa di aumentare le proprie entrate.
Sono tanti i cittadini che fanno i conti per cercare di arrivare a fine mese, rinunciando a tanto, dalle vacanze alle cure mediche comprese e decisioni come questa rischiano di alimentare sempre più il senso di distacco tra cittadini e istituzioni, rafforzando la percezione di una classe politica che pensa solo a se stessa e la non pubblicazione tempestiva dei dati, come invece succedeva una volta, non fa che aumentare la disaffezione e la mancanza di fiducia verso la classe politica, l’importante però è che adesso abbiamo il “Manuale dell’immagine coordinata”, le linee guida per l’immagine coordinata e l’identà visiva del Comune di Caltanissetta”. Ad Maiora
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