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Caltanissetta: Chi di speranza vive, assetato muore

Last updated: 11/12/2024 13:44
By Sergio Cirlinci 216 Views 5 Min Read
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Per l’ennesima volta si scopre che quanto detto e ridetto, non trova purtroppo riscontro nei fatti

Leggiamo, giustamente di continue lamentele per le interruzioni della fornitura idrica, di zone nelle quali saltano i turni, di erogazioni brevi, lenti o notturne.

Poi ci sono zone completamente dimenticate da tutti, tagliate fuori dal vivere civile.

Famiglie, che dal 10 di giugno, 6 mesi, non ricevono acqua corrente, in queste famiglie vivono anche persone anziane, malate, disabili e bambini, che aspettano con ansia l’arrivo dell’autobotte, non potendosi recare a prelevare dai silos o riceverla dai numeri forniti dal comune, considerato che, prova che abbiamo appena fatta, da sabato risponde la solita voce che ripete: “il telefono della persona chiamata potrebbe essere spento o non raggiungibile”.…e nessuno su questo riferisce nulla.

Non resta che aspettare anche la messa in funzione delle pompe di sollevamento, di cui si sa solo che sono stare interrate, ma se sono in funzione o meno, nessuno riferisce nulla.

Però si comunica, trionfalmente, che il collegamento del by pass è stato completato in tempi rapidi, magari per dare una risposta a chi diceva che ci volevano una ventina di giorni.

Quindi adesso che i pozzi riforniscono i serbatoi comunali, visto che continua anche ad arrivare l’acqua dall’Ancipa, non si comprende come mai le turnazioni rimangano sempre a sei o più giorni e in alcune zone l’acqua continua ad essere un miraggio.

Rabbia, sconcerto e delusione montano sempre più visto che questi nisseni pagano regolarmente tutte le tasse e le bollette che arrivano in maniera puntuale.

Spiace sentir dire, “ma a loro mandano le autobotti”.

Si sfidano chiunque dica ciò a trovarsi nella stessa situazione e a sopravvivere senza ricevere acqua corrente da 6 mesi.

Vero è che Caltaqua ha generosamente concesso, almeno così sperano tutti, di inviare, dal 5 di agosto, delle autobotti, costringendo almeno un componente del nucleo familiare a rimanere in casa attendendo l’arrivo, sempre che arrivi, visto che non si viene preavvisati.

Se in casa non c’è nessuno, niente acqua.

E’ giusto chiarire, a chi dice “a loro mandano le autobotti” che ogni famiglia in 6 mesi ha esattamente ricevuto:

  • 6.000 litri ad agosto
  • 4.750 litri a settembre
  • 6.500 litri a ottobre
  • 5.500 litri a novembre
  • 2.000 litri a dicembre
  • Totale 24.750 litri in sei mesi

Quantitativi non uguali per tutti gli “assetati”, alcuni ne hanno ricevuto anche meno.

A questi quantitativi ricevuti direttamente da Caltaqua, vanno aggiunti quelli comprati ad un costo che mediamente si aggira attorno ai 12/15€ metrocubo, senza i quali, specialmente in estate, non sarebbero sopravvissuti.

Ora si sfida chiunque ad andare avanti con questi quantitativi, specialmente quando in estate c’erano 40°.

In totale quindi ogni famiglia ha ricevuto una media di 125 litri circa al giorno.

Se si considera una media di tre persone a famiglia, sempre che non si abbiano in casa bimbi piccoli o persone malate, che necessitano di essere lavati più spesso, togliendo quindi il quantitativo di acqua, quello di uso comune, per cucinare e lavare, piatti, vestiti e casa, circa 60/65 litri al giorno, ne rimangono 20 a persona, da utilizzare per il wc e l’igiene personale.

Per sopravvivere e soddisfare tutti i bisogni primari, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, stima che per ogni persona siano necessari tra i 50 e i 100 litri di acqua al giorno.

Nella società occidentale, questo numero è molto più alto.

Ecco con una media di 20 litri al giorno a persona, che è meno della metà della soglia minima in una società non occidentale, viene certificato che alcune famiglie nissene , vivono nel terzo mondo.

Altro giro altra corsa e Ad Maiora

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