In 10 anni è diminuito di oltre 10 mila unità. Il prossimo anno scolastico gli iscritti saranno 34.114
dall’asilo alle superiori in tutta la provincia. Nel 2015 erano 44.739. Stabile il dato dei docenti
Da La Sicilia di Giuseppe Scibetta
Anno dopo anno in provincia di Caltanissetta si va assottigliando sempre più la popolazione scolastica, un trend che è la conseguenza del calo delle nascite e del fatto che sono sempre di più coloro che si trasferiscono altrove per trovare lavoro, intere famiglie comprese.
La conferma di questo orientamento arriva da quanto si registra all’Ufficio scolastico provinciale. Nell’ex Provveditorato agli studi di via Martoglio già si sta lavorando in vista del nuovo anno scolastico 2025-2026: «Gli iscritti che prevedibilmente l’anno prossimo frequenteranno le scuole della provincia saranno 34.114 –spiega il funzionario Salvatore Puccio, che si occupa di questo settore.
Al momento infatti sono 4.731 i bambini che saranno iscritti alle classi dell’infanzia, destinate ad accogliere quanti compiono i tre anni entro il 31 dicembre del nuovo anno scolastico, 9.614 quelli che andranno alle primarie e che devono aver compiuto alla stessa data i sei anni, 6.802 gli studenti
e le studentesse che si iscriveranno alle scuole medie inferiori, con l’età che va dagli 11 ai 14 anni, ed infine 12.967 coloro i quali potranno frequentare le scuole secondarie di secondo grado».
Dunque un numero complessivo di iscritti sempre più basso, specialmente se confrontato con i numeri dell’anno scolastico 2019-2020, quando gli scolari e gli studenti sono stati in tutto 42.356, dei quali 5.912 hanno frequentato le classi dell’infanzia, 12.516 le primarie, 9.171 le scuole medie
inferiori e 14.757 le superiori; ancora più evidente la differenza se il dato viene paragonato all’anno scolastico 2015-2016 quando ad iscriversi nelle scuole della provincia sono stati in tutto 44.739 studenti, dei quali 7.052 hanno frequentato le classi dell’infanzia, 13.193 le primarie, 9.292
quelle delle scuole medie inferiori e 15.220 quelle delle superiori.
Non cambia invece di molto il numero degli insegnanti e dei professori, e questo anche perché nel frattempo sono stati immesse in servizio altre figure professionali e, tra queste, quelle destinate al sostegno: nell’anno scolastico 2021-2021 hanno infatti potuto ottenere l’incarico 4.418 docenti
(594 nelle classi destinate ai bambini dell’infanzia, 1.250 nelle primarie, 957 nelle scuole medie inferiori e 1.617 nelle superiori), mentre si prevede che nel 2025-2026 i docenti incaricati saranno orientativamente 4.443, così suddivisi: 558 nelle scuole dell’infanzia, 1.288 nelle primarie, 985 nelle scuole medie inferiori e 1.612 in quelle superiori.
Tra gli istituti che nel capoluogo nisseno godono di “buona salute” ci sono il Liceo “Ruggero Settimo” ed il “Galileo Galilei” che hanno come dirigente la prof.ssa Loredana Schillaci, che ultimamente ha registrato un aumento del numero degli iscritti al liceo classico (sono adesso 714) ed anche all’istituto professionale (dove gli studenti sono circa 600).
«Il “Settimo” ha ormai una lunga tradizione – dice la preside – e dei corsi che consentono agli studenti di acquisire una preparazione di base utile per iscriversi in quasi tutte le facoltà universitarie, assicurando così ai giovani un futuro abbastanza dignitoso ed in taluni casi anche prestigioso.
L’Ipsia assicura una offerta formativa abbastanza valida ed utile, poiché offre dei percorsi di studio
per futuri odontotecnici, ottici, informatici ed altro, che permettono l’acquisizione di professionalità abbastanza ricercate e quindi la possibilità di entrare più facilmente nel mondo lavorativo».
Da La Sicilia di Giuseppe Scibetta
