L’ex sindaco Ruvolo insieme al consigliere Turturici e a Mons. Castelli hanno presentato “La Rete di Trieste”, movimento politico di ispirazione cattolica
Presentata ieri mattina nella Sala Gialla del comune e tramite una diretta su Facebook “La Rete di Trieste”, movimento politico nazionale di ispirazione cattolica.
A presentare il nuovo movimento l’ex sindaco Giovanni Ruvolo assieme al vicario del vescovo mons. Onofrio Castelli ed al consigliere comunale Armando Turturici.
La “Rete di Trieste” è già presente in molte realtà nazionali e regionali.
Mons. Castelli, ha anche ricordato che si tratta di una organizzazione politica di ispirazione cattolica e necessaria per il bene comune, per garantire la libertà ed i diritti delle persone.
Il dott. Ruvolo ha poi spiegato cosa vuole essere nel capoluogo nisseno ed in provincia la “Rete di Trieste”: “Si tratta di una rete di amministratori, operatori sociali di ambito cattolico che si ispirano ai valori della dottrina sociale che hanno compreso che occorre superare le divisioni, che hanno compreso che essere di destra, di sinistra o di centro sino ad oggi ha creato solo barriere e divisioni. In questo percorso che ha portato alla formazione di un nuovo soggetto politico, invece, abbiamo avuto la forza ed il coraggio di superare questo senso delle appartenenze e di mettere insieme idee, buone pratiche ed esperienze positive per costruire progetti condivisi. Quello che è emerso da questa esperienza e che, pur nella diversità, attraverso il dialogo si può convergere su soluzioni comuni e, ha aggiunto, “Devo dire che questa per noi costituisce una grande spinta”
Presente anche il sindaco Walter Tesauro, che è stato invitato ad aderire come anche i rappresentanti politici ed operatori sociali dei comuni della provincia “per portare l’identità di chi si professa cattolico nell’azione politica e sociale e nel dibattito politico nazionale e locale. Pensiamo, continua Ruvolo, che la moderazione, l’idea del confronto, la pazienza nel trovare azioni condivise possa tornare ad essere utile alle comunità in cui si opera. Un movimento che vede già la partecipazione di molti cattolici e di associazioni come l’Agesci, le Acli ed ad altre realtà locali che hanno dato forza a questo progetto, che in questi giorni si e già concretizzato in tutti i capoluoghi d’Italia, e questo costituisce un bell’esempio di partecipazione dal basso.
Il consigliere Armando Turturici ha definito “La Rete di Trieste” un’idea avvincente, in quanto in tutta l’Italia e rappresentata da amministratori locali che vogliono mettere in pratica buone pratiche amministrative e come far politica anche nella nostra realtà locale, che ne ha un grande bisogno. “Si tratta di una Rete capace di operare per assicurare il meglio alle varie comunità e di condividere le risorse comuni”.
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