Riceviamo e pubblichiamo
“Egregio Direttore, voglio raccontare una esperienza con Ufficio Tributi di Caltanissetta.
Nel 2024 ricevo un avviso riguardante Tari 2018 non dovuta in quanto l’appartamento era affittato con regolare contratto registrato all’agenzia delle entrate . Rispondo con una PEC ma a questa non è stata data risposta.
La settimana scorsa ricevo un avviso di pignoramento del conto relativo alla bolletta in argomento.
Per cui mi reco personalmente all’ufficio dimostrando che l’appartamento in quel periodo era affittato, presentando il contratto di affitto.
Dopo di che l’impiegato, piuttosto che annullare il pignoramento mi contesta una tari dell’appartamento in cui vivo, mai ricevuta e che quindi avrebbero provveduto alla compensazione.
A questo punto chiedo di annullare il procedimento di pignoramento del conto e di notificarmi la bolletta non pagata per darmi la possibilità di controllare le mie carte e capire quale fosse la situazione.
L’impiegato risponde che non c’è l’avrebbe fatta con i tempi perché sarebbe caduta in prescrizione , gli dico che questo non sarebbe stato un problema mio e a questo punto decide di trasformare il pignoramento non dovuto in un pignoramento con una tari del 2018 di un altro appartamento di mia proprietà, mai notificatami il tutto correlato da spese di sanzioni e di notifica, non dovute perché notificate in quella occasione.
E mi consegna un accertamento da pagare di un importo che non hanno spiegato come viene fuori nè la scadenza, anzi l’impiegato mi intima a pagare il più presto possibile.
Nonostante le mie repliche l’unico modo per uscire da questa empasse era avere questo nuovo accertamento da pagare con un importo da pagare che partiva da una cifra ed è arrivato a 3 volte tanto.
Purtroppo devo sottolineare l’arroganza degli impiegati sia nei modi che nell’assenza di spiegazioni chiare.
Considerando che da cittadino onesto mi sono presentato per ridurre i tempi e per fare notare che ancora una volta mi contestavano tari non dovute”
