A chi non è mai capitato di trovarsi per strada ed avere la necessità di andare in bagno, insomma quando scappa.
Se si è fortunati ed in prossimità di un bar, allora con la scusa di un caffè si può approfittare del bagno, sempre che non abbia problemi vari, acqua o, come il leggere la scritta “fuori servizio”.
Ma se questa esigenza si dovesse ripetere più volte, la cosa diventa problematica, diventerebbe un costo giornaliero non indifferente, oltre che ad “innervosire”…ulteriormente.
Fortunatamente la soluzione c’è, si chiama orinatoio portatile, costo circa 12€, in pratica una decina di caffè, disponibile in vari colori.

Scherzi a parte, ma non tanto, abbiamo letto spesse volte sui social post di cittadini che lametavano l’aasenza di bagni pubblici in città.
Quello che da subito suona strano è che se un locale pubblico non ha i servizi igienici per la clientela o per il personale, viene multato e fatto chiudere.
Giorni addietro se ne è tornato a parlare e in un post, sempre di un cittadino, si leggeva:
“PENSO E SCRIVO: IMPORTANTE LEGGERLO. Mi vergogno di raccontare quello che mi è successo questa mattina, in attesa che mia figlia venisse a prendermi davanti alla ex vecchia Standa, ho avuto bisogno urgente di un servizio fisiologico, non vi nascondo il dramma che ho provato non avendo possibilità di espletare il mio piccolo bisogno fisiologico, ho dovuto cercare un angolo nascosto nelle viuzze di fronte alla villa Cordova, non vi nascondo la vergogna che ho provato io che da 4 anni mi batto per l’apertura dei bagni pubblici, mi sono trovato in prima persona ad avere bisogno di questo servizio, non vi nascondo che mi sono sentito male e quello che pensavo potessero provare anziani in queste condizioni li ho provati io in prima persona. Forse ho deciso che fino a quando l’Amministrazione Comunale non provvederà ad aprire i gabinetti pubblici io resterò per protesta a casa. VI CHIEDO SCUSA PER QUESTO MIO SFOGO, ma lo faccio anche in difesa di altri anziani come me che si troveranno in queste condizioni, GRAZIE”
Giorni dopo altro post, sempre dello stesso citatdino:
“PENSO E SCRIVO: AVEVO SCRITTO UN PICCOLO ARTICOLO SULLA SITUAZIONE DELLA MANCANZA IN CITTÀ DEI GABINETTI PUBBLICI. PENSAVO DI SVEGLIARE L’INTERESSE DI QUALCHE AMMINISTRATORE COMUNALE, INVECE DOPO TRE GIORNI “TABULA RASA”, I VECCHI PROVERBI ANTICHI NON SBAGLIANO MAI. ” ‘NNI LA VITA NUN C’È CCHIÙ SURDU DI CU UN VOLI SENTIRI”.
E allega un piccolo censimento dei bagni pubblici esistenti in città.

Fin qui il racconto del cittadino.
Abbiamo fatto una ricerca per capire alcune cose.
Se è pur vero che non c’è una norma del Codice Civile, che vieti l’apertura di un parco o villa comunale solo perché priva di servizi igienici, il Comune ha tuttavia obblighi generali di igiene e sicurezza.
In base al D.Lgs. 81/2008 e ai regolamenti comunali di igiene urbana e sanità pubblica, “l’Ente deve garantire condizioni igieniche adeguate in proporzione all’affluenza e all’uso previsto”.
Ciò significa che se la villa come nel nostro caso ospita eventi, aree gioco per bambini o attività o soste prolungate, come nel caso di famiglie e anziani, allora la presenza di servizi igienici diventa necessaria per motivi igienico-sanitari.
L’assenza di bagni non è di per sé illegittima ma l’ASL o l’Ufficio Igiene può prescrivere l’installazione di servizi igienici se riscontra situazioni di degrado, inquinamento o mancanza di condizioni minime di igiene.
Ma il problema non è solo legato alle ville comunali, infatti, nell’intera città, circa 60.000 abitanti, più avventori e studenti, l’assenza totale di bagni pubblici non è normale.
Caltanissetta, guardando quello che succede anche in altre città, dovrebbe avere dei bagni pubblici fissi, distribuiti nei punti di maggior affluenza, centro storico e ville, servizi igienici accessibili ovviamente anche a persone con disabilità.
Concludendo condividiamo quanto scritto dal cittadino, ritenendo che non sia normale che una città di 60.000 abitanti non abbia alcun bagno pubblico.
È un ulteriore segno di una grave lacuna nei servizi essenziali e di mancanza di rispetto per i cittadini.
Speriamo di essere più fortunati del cittadino che ha scritto i post, lamentando la grave carenza, e che l’amministrazione comunale intervenga su un argomento così importante, che era molto attenzionato da alcuni consiglieri comunali quando erano all’opposizione nella passata legislatura e che ne facevano un motivo di rimprovero alla vecchia amministrazione. Ad Maiora
——————
Per rimanere aggiornato sulle ultime notizie locali segui gratis il canale WhatsApp di Caltanissetta401.it https://whatsapp.com/channel/0029VbAkvGI77qVRlECsmk0o
Si precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.
Foto dal Web
