Riceviamo e pubblichiamo nota da un “cittadino indignato”
“A Caltanissetta la Settimana Santa è un evento di portata straordinaria, un appuntamento che ogni anno richiama migliaia di visitatori, tra fedeli, curiosi e turisti a caccia di esperienze autentiche. Un’occasione irripetibile per la città di mettersi in mostra, valorizzare il suo patrimonio culturale e, perché no, dare una bella spinta all’economia locale. Eppure, a soli dieci giorni dall’inizio delle celebrazioni, il Comune sembra aver deciso di aderire alla mistica tradizione del “miracolo dell’ultimo minuto”.
Sì, perché se in altre città l’organizzazione di eventi di tale importanza è pianificata con mesi di anticipo, qui a Caltanissetta si preferisce mantenere alta la suspense. Qualcuno potrebbe dire che si tratta di una scelta strategica: non rivelare nulla fino all’ultimo istante per poi stupire tutti con effetti speciali. Peccato che, per ora, l’unico effetto speciale visibile sia il silenzio assordante delle istituzioni.
Mentre le altre città siciliane hanno già lanciato campagne pubblicitarie sui social, affisso manifesti, organizzato conferenze stampa e attivato pacchetti turistici ad hoc, il capoluogo nisseno sembra confidare nel passaparola spontaneo e nell’efficacia delle preghiere. Il che, considerando il tema della manifestazione, potrebbe anche avere un senso.
Gli albergatori si chiedono se dovranno accogliere i turisti a braccia aperte o a mani giunte, sperando in qualche annuncio improvviso. I ristoratori oscillano tra l’organizzare menù speciali o limitarsi a servire piatti di penitenza, visto che senza promozione il flusso di clienti potrebbe essere meno abbondante del previsto. E i commercianti? Beh, loro restano in attesa, con la speranza che, come la resurrezione pasquale, anche la pubblicità dell’evento si materializzi improvvisamente dal nulla.
In ogni caso, la Settimana Santa nissena resta un appuntamento imperdibile, capace di affascinare e commuovere con le sue tradizioni secolari. L’unica incognita è se qualcuno si ricorderà di avvisare il mondo della sua esistenza in tempo utile. Ma forse è proprio questo il fascino di Caltanissetta: un mix di fede, passione e… improvvisazione. Un miracolo che si ripete ogni anno.
Cittadino indignato e rassegnato alla peggiore amministrazione dell’ultimo secolo”
