Traduzione “Cucinala come vuoi, sempre zucchina è”
Spesso si impegna tempo, denaro ed energie, forse sprecandole, per cercare di proporre qualcosa di positivo, così come spesso si critica, con la speranza che chi di dovere ne sappia cogliere lo spunto al fine di migliorare se stessi o nel caso di un politico rendere un miglior servizio alla collettività.
E’ chiaro nessuno è perfetto, ma saper ascoltare e accettare, non solo i complimenti o le adulazioni, ma anche e soprattutto le critiche, può essere utile per “conzare” e rendere appetitoso qualcosa di “insipido”.
Il proverbio ci dice, forse con un pizzico di ironia, che alcune persone, ma anche fatti o cose, non potranno mai cambiare, nemmeno se si ci dovesse impegnare al massimo per aiutarle, per renderle “diversamente” migliori.
In particolare ci sono persone che avendo dei limiti, intellettivi, presunti o certificati, o semplicemente essendo presuntuosi, non potranno apprezzare mai alcun consiglio.
La zucchina infatti la si può cucinare in tanti modi, aggiungerci del formaggio, della menta, della mollica, ma il suo gradimento, il suo sapore, rimarrà tra i meno ricercati, e poi anche il suo valore commerciale è modesto.
Quindi non conviene impegnarsi per ottenere dei risultati che potrebbero non arrivare mai e se arrivassero sarebbero di scarso “appetito”.
Ma fin quando la zucchina la si prepara per se stessi, ognuno è libero di mangiare come meglio crede, ma se la si deve preparare per offrirla a degli ospiti, l’accettare dei consigli per renderla almeno più gustosa, male non sarebbe.
Concludendo: Sino a quando si agisce per conto proprio, liberi di fare come meglio si ritiene più opportuno, ma quando si agisce in rappresentanza dei cittadini, sarebbe opportuno ascoltare i consigli/suggerimenti, perchè la zucchina la devono digerire tutti e delle volte si rischia di renderla indigesta.
Ma purtroppo qualcuno è come la zucchina, “Conzala comu vu, sempri cucuzza è”.
Similitudine “Cu nasci tunnu, nun po’ moriri quadratu”.
Ad Maiora
