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Cortei pro Palestina: Gli organizzatori: “Siamo in 7 mila per dire stop al genocidio”. Blindata l’area intorno alla Piramide, La cronaca

Last updated: 05/10/2024 20:05
By Redazione 98 Views 12 Min Read
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Dispositivi di sicurezza in campo a Roma nella giornata del corteo pro Palestina vietato. Sono 1.600, si apprende, le persone controllate finora e 19 sono state portate in questura per valutare la loro posizione al fine dell’eventuale foglio di via. 

Nonostante la pioggia, sono già centinaia i manifestanti pro Palestina che in questi minuti si stanno radunando in piazza Ostiense a Roma per dar vita al presidio di solidarietà al popolo palestinese. Sono attesi attivisti da tutta Italia e l’intera piazza è cinturata dai mezzi blindati di poliziotti e carabinieri. Sono 1.500 gli uomini messi in campo dalla Questura. Tante le bandiere palestinesi presenti. “Abbiamo deciso di esserci per ribadire ancora una volta il nostro no a questo massacro a senso unico da parte di Israele”, dice un attivista. Intanto i primi slogan “Palestina libera” si levano dalla piazza.

Slogan contro la premier italiana e il presidente israeliano in piazza a Roma. “Meloni assassina” e ” Netanyahu assassino” urlano i manifestanti. “La Palestina rappresenta gli esclusi nel mondo – dice al megafono un attivista -. Fuori gli occupanti”.

Una manifestante in kefiah al megafono: “I giornalisti e il governo hanno provato a dividere la piazza, palestinesi buoni e palestinesi cattivi, ma c’è solo un popolo palestinese. Chi sono i terroristi oggi? Chi è che manda armi e munizioni? Il governo italiano, che oggi ci impedisce di essere in piazza, aveva detto che aveva smesso di armare Israele, ma non l’ha fatta. Migliaia di persone sono state bloccate in tutto il Paese e gli hanno impedito di manifestare”. Tra gli slogan: “Palestina libera“, “Meloni assassina”, “Joe Biden assassino”, “Netanyahu assassino”. Uno degli organizzatori: “Ai giornalisti ripeto: siamo di fronte a un genocidio, 40mila morti, la metà bambini, ma voi ci fate solo domande che vi servono a costruire un teorema“.

“Il 7 ottobre è iniziata la rivoluzione“. È uno dei cori intonati in piazzale Ostiense. “L’Italia fermi la vendita e l’invio di armi a Israele – sottolinea un altro attivista al megafono – Finisca immediatamente il genocidio a Gaza”. “Siamo tutti antisionisti“, hanno gridato i manifestanti di ‘Osa’, di ‘Potere al Popolo’ e di ‘Usb’ mentre gli universitari ripetono: “Noi vogliamo Gaza libera”. Tra le tante bandiere della Pelestina e della Pace anche quelle di Potere al Popolo e degli universitari di Rete della Conoscenza.

“Non ci terranno fermi, mettetevi tutti dietro allo striscione, partiamo in corteo“. Lo hanno annunciato i manifestanti pro Palestina che si sono riuniti in piazza Ostiense a Roma. I manifestanti vorrebbero andare in direzione Colosseo, il corteo però è stato vietato dal Viminale. La Questura aveva concesso una manifestazione statica in piazza Ostiense che ora è circondata dai mezzi blindati di Polizia e Carabinieri. Il corteo vorrebbe muoversi verso viale Aventino.

Cresce la tensione alla manifestazione non autorizzata di Roma. “Corteo, corteo”, “fateci passare“: i manifestanti pro-Palestina continuano a chiedere a gran voce di trasformare quello che per ora è di fatto un sit-in statico in una vera e propria manifestazione per le vie della capitale. Molti giovani e studenti si stanno posizionando all’inizio del corteo, dietro agli striscioni principali, a ridosso delle forze dell’ordine ed esposti a possibili ‘contatti’ con la polizia.

I manifestanti pro Palestina riuniti in piazzale Ostiense a Roma, nonostante il divieto prescritto dalla Questura di Roma, si sono spostati all’interno della piazza verso viale di Porta Ardeatina. In testa lo striscione con su scritto “Palestina e Libano unite: fermiamo il genocidio con la resistenza”. Tra i presenti in piazza, che secondo quanto hanno detto gli organizzatori sono oltre 7mila, oltre ai movimenti pro Palestina anche molti giovani studenti e universitari e alcuni con il viso coperto. I manifestanti chiedono a gran voce di partire in corteo.

Il corteo è partito ma per il momento si limita a girare in tondo lungo il perimetro di piazzale Ostiense, senza indirizzarsi verso i varchi presidiati dalla polizia.

In corso scontri con la polizia.

In corso scontri con la polizia. I manifestanti sono entrati in contatto con le forse dell’ordine, anche con lanci di bottiglie e bombe. La polizia ha risposto con una carica. 

Lancio di bottiglie e bombe carta contro le forze dell’ordine che in tenuta anti sommossa sbarrano la strada al corteo pro Palleatina a Roma. Il lancio è stato fatto da alcuni manifestanti incappucciati. Anche un palo della segnaletica stradale è stato lanciato contro le forze dell’ordine. Il grosso dei manifestanti è arretrato. La polizia risponde con lacrimogeni.

Lancio di bottiglie e bombe carta contro le forze dell’ordine che in tenuta anti sommossa sbarrano la strada al corteo pro Palleatina a Roma. Il lancio è stato fatto da alcuni manifestanti incappucciati. Anche un palo della segnaletica stradale è stato lanciato contro le forze dell’ordine. Il grosso dei manifestanti è arretrato. La polizia risponde con lacrimogeni.

Un centinaio di ragazzi incappucciati continua a lanciare oggetti contro le forze dell’ordine. La polizia risponde con i lacrimogeni e sta usando gli idranti per disperdere i manifestanti.

Un centinaio di ragazzi incappucciati continua a lanciare oggetti contro le forze dell’ordine. La polizia risponde con i lacrimogeni e sta usando gli idranti per disperdere i manifestanti.

La polizia è uscita dall’assedio con diverse cariche. La manifestazione è stata quasi completamente dispersa e dopo gli scontri è tornata la tranquillità. 

Una ragazza è rimasta ferita negli scontri a Piazzale Ostiense durante la manifestazione Pro Palestina. La ragazza è rimasta ferita alla testa ed è a terra.

Una parte dei manifestanti, che si è trovata oltre il blocco dopo che la manifestazione era stata fondamentalmente dispersa, sta proseguendo il corteo per le vie del quartiere. Così un pezzo della manifestazione sta continuando a sfilare, con in testa le bandiere di Potere al popolo.

Almeno tre i ragazzi rimasti feriti durante gli scontri tra manifestanti pro Palestina e le forze dell’Ordine a Roma. Tra loro anche una ragazza: tutti avevano ferite alla testa con perdita di sangue.

Alla fine il corteo c’è stato, un gruppo di manifestanti ha sfilato per viale di porta Ardeatina e adesso stanno tornando verso piazzale Ostiense da viale Marco Polo. “Abbiamo vinto contro una gestione totalmente folle e antidemocratica”, ha detto una ragazza al megafono.

Sono almeno quattro i primi fermati per gli scontri avvenuti poco fa a Roma in piazzale Ostiense dove un centinaio di manifestanti pro Palestina hanno tentato di forzare il cordone delle forze dell’ordine che stavano bloccando la via d’accesso a via Ostiense. 

Agenti in tenuta antisommossa sono presenti in piazzale dei Partigiani dove è arrivato il corteo spontaneo formatosi dopo gli scontri alla manifestazione pro Palestina. Attorno al piazzale anche mezzi blindati. “Via la polizia”, urlano i manifestanti mentre un elicottero sorvola la zona.

Secondo quanto si apprende al momento sono 38 i fogli di via emessi per manifestanti provenienti da varie città italiane tra cui Varese, Livorno, Campobasso, Brindisi, Napoli, Salerno, Torino, Firenze, Milano, Perugia, Modena, Catania e Bari.

“Gli scontri sono avvenuti nell’ambito di un evento vietato per motivi di ordine pubblico, nel quale gruppi di violenti e teppisti si sono facilmente infiltrati, adottando le consuete tecniche di mimetizzazione. Questi individui si sono nascosti tra i manifestanti per poi scatenare atti di violenza, provocando scontri e cercando di trascinare con sé parte della folla. Il loro obbiettivo provocare ed aggredire le forze dell’ordine . Ancora una volta, la polizia ha dovuto fronteggiare situazioni di alta tensione in cui la violenza è stata premeditata e orchestrata da coloro che mirano a destabilizzare l’ordine pubblico”. Così in una nota Enzo Letizia segretario nazionale dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia.

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha telefonato al capo della Polizia, Vittorio Pisani, chiedendo informazioni sulle condizioni di salute dei rappresentanti delle forze dell’ordine rimasti feriti a causa delle aggressioni subite oggi a piazzale Ostiense. Nell’occasione, il titolare del Viminale ha espresso a Pisani il proprio apprezzamento per “l’operato delle forze di polizia che, come sempre, hanno dimostrato grande professionalità ed equilibrio garantendo l’ordine pubblico in una giornata complessa, in cui non sono mancate gravi intemperanze da parte di chi è sceso in piazza anche utilizzando armi improprie e bombe-carta per aggredire gli agenti e causare danneggiamenti”.


Viminale: “Confermate ipotesi infiltrati”

“Da quanto avvenuto oggi a Roma arriva la conferma della fondatezza delle ragioni poste alla base del divieto emesso dalla questura di Roma”. È quanto rilevano fonti del ministero dell’Interno. “La decisione – spiegano dal Viminale – è scaturita sulla base di valutazioni legate a informazioni acquisite nelle scorse settimane che lasciavano presagire rischi per l’ordine pubblico. Il primo fattore critico era rappresentato dagli infiltrati intenzionati a utilizzare una numerosa manifestazione per confondersi all’interno di un corteo più ampio e attaccare obiettivi sensibili oltre che le forze di polizia, come poi effettivamente avvenuto a piazzale Ostiense”.

19:50 Sono quattro i fermati durante gli scontri e portati in questura. Due di questi sono stati denunciati a piede libero per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Al vaglio la posizione degli altri due. Sale per ora a 30 il bilancio dei feriti tra le forze dell’ordine (26 poliziotti e 4 militari della Gdf) e 40 i fogli di via.

Non è solo a Roma ad ospitare una mobilitazione pro Palestina, a poco meno di un anno dall’inizio dei bombardamenti israeliani su Gaza. Manifestazioni si stanno svolgendo in molte capitali occidentali, dove peraltro non è stato emesso alcun divieto. A Londra migliaia di persone partecipano ad un corteo che si sta dirigendo verso Downing Street, sede del governo britannico. Manifestazione in corso di svolgimento pure a Parigi e in altre città francesi tra cui Strasburgo, oltre che ad Amsterdam e Dublino. Domenica manifestanti attesi a Berlino, in Germania.

In Spagna sono previste manifestazioni in 40 città da oggi a lunedì 7 ottobre con il comune slogan “Stop al genocidio in Palestina”. Madrid, secondo quanto riporta l’agenzia Efe, sarà al centro della mobilitazione nazionale pro Palestina, organizzata dalla Rete di solidarietà contro l’occupazione della Palestina (Rescop), che raduna decine di associazioni, per denunciare “un anno di genocidio” nella Striscia di Gaza “e 76 anni di colonizzazione israeliana”.

Domenica sarà invece la volta di Barcellona, Valencia, Cordoba e Malaga, mentre lunedì sera le piazze di Siviglia, Saragozza e Las Palmas si riempiranno di slogan e bandiere. Cortei anche nelle città della Grecia. Ad Atene un corteo si muove verso l’ambasciata israeliana e sostenitori della causa palestinese sono in piazza anche a Salonicco.

Lunedì 7 ottobre è in programma una manifestazione a New York ma le prime iniziative sono in corso già oggi e lo saranno domani. Iniziative analoghe sono attese a Washington. Centinaia di persone hanno manifestato oggi a Città del Capo, in Sudafrica.

Da ilfattoquotidiano.it

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