I magistrati intendono accertare se sussistono situazioni di illegalità
La procura di Enna accende i riflettori sull’emergenza idrica che sta flagellando il territorio ennese. Si tratterebbe di un’indagine esplorativa, frutto anche dell’allarme sociale attorno alla vicenda, evidenziato dalla proliferazione di manifestazioni e proteste di utenti e residenti di Comuni della provincia.
I temi da approfondire sono tanti. Da un lato la turnazione drastica della fornitura idrica, fino a sette giorni, dall’altro le tariffe idriche, al punto che un legale, che ha aderito al Comitato Senz’Acqua Enna, Giampiero Alfarini, asserisce l’esistenza delle condizioni per contestare le bollette, gravate anche dalle cosiddette partite pregresse, al centro di tanti dissensi.
In diversi Comuni, tra cui Enna, nel giorno – ogni sette – in cui è prevista l’erogazione, l’acqua non arriverebbe in alcune case, oppure sgorgherebbe con una pressione bassissima, rendendo complicato il riempimento dei serbatoi.
A ciò si aggiunge il tema del rifornimento delle autobotti, che sono spesso in mano a privati. In alcuni Comuni, come a Calascibetta, l’amministrazione ha messo a disposizione un mezzo con 15 mila litri di acqua per uso potabile mentre la Protezione civile fornisce acqua per uso domestico, ma non in tutto l’Ennese.