Dal bacino recuperati altri 60 mln di mc, ciò consentirà di irrigare gli agrumeti della Piana di Catania (e parte dell’Ennese) oltre il periodo estivo; con l’intervento di Enel Green power, sono stati rimossi circa 30 milioni di mc di sedimenti che determinano l’occlusione dello scarico di fondo.
La diga si trova nel Comune di Regalbuto (in provincia di Enna) e fa parte del sistema idrico del Salso Simeto, nella parte nord-orientale della Sicilia.
Il sistema è stato realizzato negli anni Cinquanta, utilizzando le acque del fiume Simeto, sbarrato dalla diga Ancipa, e del fiume Salso, sbarrato dalla diga Pozzillo.
La diga ha un’altezza massima di 60 metri e uno sviluppo di 320 metri e sottende un bacino imbrifero di 580 chilometri quadrati: l’invaso, con una capacità complessiva di 120 milioni di metri cubi di acqua, è il più grande bacino artificiale della Sicilia. L’impianto è di proprietà della Regione Siciliana ed è gestito da Enel Green Power.
L’acqua dell’invaso viene utilizzata principalmente per irrigare circa 60.000 ettari di agrumeti nella Piana di Catania. Ma consente anche, grazie al passaggio nelle centrali idroelettriche di Regalbuto, Contrasto, Paternò e Barca, la produzione di circa 100 GWh di produzione di energia idroelettrica.
Attorno al lago si è sviluppata un’area di bosco costituita essenzialmente da eucalipti, e sono sorte alcune strutture sportive, in particolare per il canottaggio.
Buone notizie arrivano all’Ancipa, che seppur con finalità diverse, sono le dighe più importanti in provincia.
La diga troinese, che serve molti comuni del nisseno, Caltanissetta compreso, dopo la grande siccità dell’ultimo anno è tornata a una capienza di poco meno 27 milioni di metri cubi allontanando, si spera, il rischio di turnazioni idriche.
