Il disappunto di Mattarella per l’incontro tra la premier Giorgia Meloni e il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli
Il tribunale di Roma, nelle scorse ore, al pari di quello bolognese, ha domandato alla Corte di giustizia dell’Unione europea di pronunciarsi sul ricorso di un migrante trasportato in Albania.
“Giudici comunisti”, ha tuonato Matteo Salvini. Nel mentre Giorgia Meloni ha ricevuto a Palazzo Chigi il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, ossia Fabio Pinelli, avvocato penalista, eletto in quota Lega per il ruolo nell’organo di autogoverno dei giudici. Un colloquio insolito e avvenuto in un momento tutt’altro che tranquillo a livello istituzionale.
Come riferisce la testata Open, i consiglieri del Csm non erano al corrente dell’incontro Addirittura il Quirinale sarebbe stato informato solo pochi minuti prima che cominciasse il faccia a faccia. Dalle stanze di Sergio Mattarella viene fatta trapelare l’irritazione del presidente della Repubblica per la visita irrituale.
Pare insomma che nessuno fosse stato avvertito della riunione, nemmeno il procuratore generale e il presidente della Cassazione avrebbe saputo anticipatamente della visita.
Certo è che il colloquio a Palazzo Chigi si è verificato. A confermarlo anche lo staff di Giorgia Meloni nel pomeriggio di lunedì 4 novembre.
“Una visita che si inserisce nell’ambito di una proficua e virtuosa collaborazione, nel rispetto dell’autonomia delle differenti istituzioni”, ha fatto sapere l’entourage della presidente del Consiglio.
La versione di Meloni e Pinelli
Dopo che si è diffusa la notizia ed è stato fatto trapelare del disappunto da parte delle alte cariche istituzionali non coinvolte nella faccenda, da fonti vicine a Meloni e Pinelli è stato spiegato che l’incontro era stato organizzato tempo fa e faceva parte di un calendario di bilaterali progettato dal vicepresidente del Csm.
Dunque la versione è che la visita era in programma da tempo e che è stata una casualità il fatto che sia cascata proprio nel giorno in cui l’Associazione nazionale magistrati si è riunita per rispondere alle critiche del governo.