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Il cambiamento climatico sotto la lente della Dc, Cuffaro: “Servono almeno 10 dissalatori per salvare l’agricoltura”

Last updated: 28/10/2024 7:44
By Redazione 118 Views 6 Min Read
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“Ambiente e Agricoltura per lo Sviluppo Sostenibile”. E’ il tema affrontato dalla Democrazia Cristiana a un convegno che si è svolto a Barcellona Pozzo di Gotto.

L’iniziativa, attivata ora anche per potere esaminare gli effetti del cambiamento climatico che come dimostrano anche i recenti danni causati dall’alluvione dello scorsi fine settimana, rende ancora più urgente l’attenzione della politica anche verso il mondo dell’Agricoltura, comparto essenziale per l’economia e la vita del Paese.

Il convegno, coordinato dal giornalista Giovanni Frazzica, ha  voluto coniugare Ambiente, Agricoltura e Sviluppo, temi  che hanno suscitato grande interesse presso il pubblico presente all’Auditorium San Vito.  L’assessore Roberto Molino, è intervenuto in rappresentanza dell’avvocato Pinuccio Calabrò, sindaco di Barcellona, ed ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale. 

A seguire Renato Grassi, presidente nazionale della Dc,  ha aperto i lavori affermando che la scelta di Barcellona come luogo in cui iniziare un discorso sull’Agricoltura non è stata una scelta casuale in quanto si tratta di un sito al centro di un importante polo agricolo che vede soprattutto nel vivaismo e nella floricoltura delle realtà considerate di eccellenza a nazionale e internazionale. 

Andrea Messina, assessore Regionale agli Enti Locali, ha manifestato  la massima attenzione del suo assessorato e dello stesso Governo regionale verso il comparto agricolo verso cui verrà profuso tutto l’impegno che occorre. L’ex senatore Domenico Scilipoti ha sottolineato che il mondo cattolico non può essere indifferente ai temi dell’agricoltura che, tra l’altro, produce cibo per l’umanità.

Sergio Marini, già presidente nazionale di Coldiretti e Presidente della Fondazione Italia Sostenibile, ha lanciato un forte allarme, molto apprezzato dall’uditorio. “C’è un disegno globale di multinazionali e grande distribuzione che tende a concentrare in poche mani la produzione e la distribuzione del prodotto agricolo – ha detto tra l’altro Marini – Tutto questo avviene a danno dei coltivatori, dei consumatori che perdono il beneficio di potere usufruire di prodotti di qualità e dei territori che, con la scomparsa dei contadini, vengono condannati alla desertificazione e costituisce una minaccia irreversibile per la bio-diversità”.

Il senatore Nino Germanà, segretario regionale della Lega Sicilia, ha portato un indirizzo di saluto ai convegnisti ed ha voluto ricordare, in omaggio a Totò Cuffaro già assessore all’Agricoltura della Regione siciliana, che sin da giovanissimo i primi simboli di partito che ha visto girare in casa sua sono stati quelli della Dc. 

Antonio Giardina, presidente di “Europa-Mediterraneo Sviluppo Sostenibile APS” ha parlato di Agricoltura di precisione, digitalizzazione, risparmio di suolo e utilizzo corretto delle risorse idriche. Felice Genovese,  già presidente provinciale dell’Ordine degli Agronomi, ha parlato dei grandi progressi compiuti dal settore agricolo in provincia di Messina che ha potuto registrare direttamente dal suo punto di osservazione che in alcuni momenti gli ha  consentito di dare un giudizio positivo su alcuni interventi della Regione quando l’assessore si chiamava Cuffaro.

Il vivaista Natale Torre ha segnalato, alla luce della sua esperienza, che l’Italia, pur disponendo di produzioni eccellenti, importa prodotti dall’estero di bassa qualità introdotti sui nostri mercati dalle multinazionali per il prezzo più basso, ma questa situazione non tutela affatto il consumatore ne sotto il profilo della qualità, ne sotto quello della salute, perché non è dato sapere quali fertilizzanti, proibiti in Italia ed in Europa, vengono utilizzati in alcuni paesi che fanno pervenire prodotti agricoli economici sui mercati italiani. 

Cristina Ponzio, coordinatore regionale Associazione Nazionale Avvocati Italiani,  ha trattato i temi del nuovo obbligo per gli imprenditori di stipula di contratti assicurativi per danni derivanti da eventi catastrofici e del Fondo Mutualistico Nazionale AGRI-CAT istituito a favore degli agricoltori per la copertura di danni da eventi meteoclimatici alle produzioni agricole.

Infine è intervenuto Totò Cuffaro, segretario nazionale della Dc, che ha affermato che Ambiente e Agricoltura sono ormai un binomio inscindibile, si devono monitorare costantemente gli effetti dei mutamenti climatici, senza però avere la pretesa di combattere contro la natura, anzi, piuttosto, avere la duttilità necessaria per adattarsi a nuove condizioni. “L’unica cosa a cui non si può rinunciare è l’acqua – ha detto Cuffaro –  la Sicilia è un’isola che può prendere acqua dal mare, sono stati previsti tre dissalatori, forse ne occorrono almeno dieci, non bisogna pensare infatti solo all’uso potabile per le abitazioni, ma anche all’utilizzo  per l’agricoltura e gli allevamenti. Per migliorare la vivibilità dell’Isola, cercando anche di aumentare la produzione di ossigeno, occorre ripartire al più presto con la riforestazione, anche di quella produttiva, bisogna imparare ad amare il bosco e farlo coesistere   con gli animali, le prime sentinelle della natura sono i contadini e gli allevatori, più efficaci di certe normative europee, che intendono procedere alla decarbonizzazione del territorio, ma che talvolta appaiono incomprensibili e inapplicabili”.  

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