Nell’albo dei consulenti anche la compagna di Pantò La Corte dei Conti indaga sulle promozioni facili
Consulenze e incarichi fino a 70 mila euro ai soci d’affari privati, ai galoppini elettorali, agli amici.
Funziona così alla Sas, la società regionale con 2.700 dipendenti guidata dal 2023 dal farmacista Mauro Pantò, candidato alle Regionali del 2022 con la Dc di Cuffaro e primo dei non eletti. Incrociando le delibere e i verbali del cda, l’albo dei consulenti pubblicato sul sito, le visure camerali e i post sui social, Repubblica ha ricostruito il “cerchio magico” di Pantò.
Una fitta rete di professionisti, “arruolati” negli ultimi due anni nella partecipata della Regione che si occupa di servizi ausiliari nei siti culturali e negli ospedali.
La fetta più grossa è andata all’avvocato Giuseppe Edoardo Scarlata: 72 mila euro per 18 mesi per il servizio di protezione dei dati (Data Protection officer). Scarlata è vicepresidente della Rap, la società comunale che gestisce la raccolta dei rifiuti, e con Pantò condivide molti interessi imprenditoriali. Sono proprietari di due società: la Citypadel Palermo srl, che gestisce campi di padel privati,
e la Nojo srl, titolare dell’omonimo ristorante in via Torrearsa.
Proprio la pizzeria è un filo rosso che conduce ad altri due “esperti” della corte di Pantò. Uno è Angelo Lo Presti, ex consigliere forzista all’Ottava circoscrizione, iscritto all’albo dei consulenti della formazione di Sas dopo la nomina di Pantò e presidente dell’associazione culturale “Torrearsa”.
L’estate scorsa, l’associazione si è fatta promotrice di una richiesta di pedonalizzazione per la via dove ha sede il Nojo. Richiesta approvata dal Comune e finalizzata alla realizzazione di un festival, pubblicizzato in una pagina social da Pantò e Scarlata.
A redigere il progetto di pedonalizzazione è stato l’ingegnere Antonino Di Cristofalo, come figura nel suo cv.
Lo stesso Di Cristofalo titolare della Craft Engineering, che ha ottenuto il servizio di Prevenzione e protezione (Rspp) della Sas per 39.600 euro e un secondo incarico da 18 mila euro per scrivere il “Piano operativo di sicurezza relativo ai cantieri”. Tutti servizi assegnati senza procedura pubblica, perché al di sotto della soglia prevista dalla legge sugli appalti. Nell’elenco degli incarichi legali di Sas, spunta un altro socio di Pantò. Si tratta dell’avvocato Marco Castagnetta, titolare di quote nella Nojo e in prima fila a diversi eventi sponsorizzati dal farmacista.
E ancora, l’avvocato Gabriele Orlando, compagno di studio legale di Scarlata. Un intreccio di rapporti privati e incarichi pubblici.
Nel capitolo delle consulenze legali, ecco quella da 38 mila euro l’anno, già rinnovata, per l’avvocato Sandro Geraci, impegnato nella campagna elettorale di Pantò per le Regionali del 2022. Tra i destinatari di incarichi c’è anche Dorotea Biundo, avvocato con studio a Castelbuono, paese d’origine di Pantò, e sua amica di lunga data.
C’è poi il capitolo “Formazione”: nell’albo dei consulenti figurano Alessandra Renda, responsabile delle vendite nella profumeria di un centro commerciale e compagna di Pantò, e Gianluca Abbinanti, ex vicesindaco del Pd ad Alcamo, impegnato alle Europee di giugno al fianco del farmacista e della sua squadra di consulenti a sostegno della forzista Maddalena Calìa.
«Non ho dato alcun incarico alla mia compagna e mi sono infuriato quando si è candidata per l’iscrizione all’albo», assicura Pantò. Sugli affidamenti diretti ai suoi soci, taglia corto: «Ci sono servizi delicati che richiedono un rapporto fiduciario, dal momento che a risponderne penalmente è il presidente.
Abbiamo rispettato la legge, facendo prima un atto di interpello interno andato deserto». Anche per gli incarichi legali, Pantò dice di aver fissato delle regole: «Prima c’erano decine di cause
affidate a un unico avvocato, ho posto il limite di tre ciascuno».
Ma ad accendere i riflettori su Sas è stata la Corte dei Conti, che indaga sulle “promozioni facili” dei dipendenti già raccontate da Repubblica: una decina di transazioni che riconoscono stipendi più alti e mansioni superiori.
Tra i beneficiari, Roberto Bruno, promosso a dirigente, e Antonio Di Grigoli, segretario personale
di Pantò.
Anche loro fotografati durante eventi elettorali sponsorizzati dal presidente. Una vicenda, quella
delle promozioni, che ha fatto scattare un’ispezione della Regione.
Pantò non sembra impensierito: «Finora non abbiamo ricevuto nessuna notifica».
E non fa mistero del suo impegno alle Europee, non solo per la candidata di Forza Italia ma anche per Massimo Dell’Utri, coordinatore di Noi Moderati arruolato nelle liste forziste e su cui ha puntato le fiches la Dc.
Su Facebook, il farmacista posta un manifesto elettorale eloquente: “Mauro Pantò e i suoi amici
presentano Massimo Dell’Utri domenica 28 maggio”.
Tra gli “amici” presenti c’è Stefano Battaglia, transitato dalla ex Keller alla Sas e subito distaccato nell’ufficio di presidenza.
Pantò scalda già i motori per la prossima sfida. In un post scrive: «24 ore in giro per la provincia, tanti sopralluoghi e qualche controllo a campione delle performance dei nostri collaboratori.
Nei momenti di pausa, incontrati tanti amministratori locali, grande fermento in attesa delle Provinciali, saranno un momento di verifica dell’operato del mio gruppo e del mio partito». Trasferte istituzionali che diventano occasione di propaganda politica.
Da laRepubblicaPalermo
