“C’è sospetto origine dolosa, ricordiamo gli incendi del 2017”. La colonna nera visibile da Napoli. Divampato nel pomeriggio nei boschi di Terzigno sta interessando il versante del Monte Somma del Parco Nazionale del Vesuvio, Terzigno e Ottaviano
Non è ancora stato domato il vasto incendio, divampato nel pomeriggio nei boschi di Terzigno, che sta interessando in queste ore il versante del Monte Somma del Parco Nazionale del Vesuvio, e precisamente i territori comunali di Terzigno e Ottaviano, raggiungendo quota 1.050 metri. Le fiamme, alimentate dal vento e dalle alte temperature, hanno rapidamente risalito il crinale.
Incendio Vesuvio: “Fiamme a qualche chilometro dalle case”
Sospetta l’origine dolosa il sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri, per l’incendio di grandi dimensioni che da ieri fa bruciare la vegetazione sul Vesuvio. Quella appena trascorsa, spiega, è stata una notte “molto critica. All’inizio per fortuna il vento spingeva verso il cratere, poi ad un certo punto si è portato verso valle, verso le abitazioni. E lì abbiamo avuto paura. Ma i mezzi da terra hanno garantito l’incolumità di tutti. C’era una distanza di qualche chilometro dalle case. Non abbiamo avuto esigenza di sgomberi grazie a un ottimo lavoro dei volontari della Regione Campania e dei Vigili del Fuoco che hanno sorvegliato l’area tutta la notte”.
Un alta colonna di fumo visibile a Napoli
Le squadre antincendio a terra e i mezzi aerei hanno operato fino al calare del sole, quando, per motivi di sicurezza, ogni intervento è stato sospeso. Dal rogo si leva un’alta colonna di fumo visibile fin da Napoli.
Situazione grave
“La situazione resta grave – si sottolinea dal Parco del Vesuvio – e sarà valutata nuovamente alle prime luci dell’alba, quando si auspica un potenziamento dell’ intervento dei mezzi aerei. È stato attivato un tavolo permanente presso la Prefettura di Napoli, al quale partecipano tutte le istituzioni preposte a coordinare e fronteggiare l’emergenza in atto.
Più di mille incendi in Campania dal 15 giugno
Secondo la Protezione Civile, dal 15 giugno si contano 1.060 incendi in Campania, con 2.568 ettari bruciati. Le autorità indagano sull’ipotesi di dolo, mentre i cittadini denunciano la mancanza di aggiornamenti. Il sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri, parla di «ore terribili» per il territorio. La situazione, pur sotto controllo in alcune aree grazie a possibili piogge in arrivo, resta critica, con un danno ambientale devastante per il Vesuvio, già segnato dagli incendi del 2017.
La sicurezza di chi vive attorno al vulcano
“Siamo preoccupati – dichiara il presidente del Parco nazionale del Vesuvio, Raffaele De Luca – e seguiamo minuto per minuto l’andamento dell’incendio in costante contatto con le autorità competenti. Confidiamo nel lavoro instancabile delle squadre a terra e dei piloti dei mezzi aerei, ai quali va la nostra massima gratitudine. Il nostro pensiero va alla salvaguardia del patrimonio naturale e alla sicurezza di chi vive e lavora intorno al vulcano”.
Fonte RaiNews.it
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