Israele accoglie i primi sette ostaggi rilasciati da Hamas. E Trump dall’Air Force One annuncia: “La guerra è finita”
“La guerra è finita. Lo capite?”. Con queste parole, pronunciate a bordo dell’Air Force One, Donald Trump ha voluto rassicurare il mondo alla vigilia di una visita definita “molto speciale” in Medio Oriente. Il presidente americano, in volo verso Israele, ha espresso fiducia nella tenuta del cessate il fuoco e nell’accordo raggiunto per la liberazione degli ostaggi: “Penso che durerà. Credo che la gente sia stanca. Sono passati secoli”.
Nel suo viaggio, Trump incontrerà le famiglie degli israeliani rapiti durante l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, prima di intervenire alla Knesset, il parlamento israeliano. Successivamente volerà in Egitto, dove insieme al presidente Abdel Fattah al Sisi ospiterà un vertice con oltre venti leader mondiali per sostenere il suo piano di pace per Gaza e il Medio Oriente.
Intanto, nella notte, una prima luce di speranza si è accesa in Israele: sette ostaggi israeliani sono stati consegnati da Hamas alla Croce Rossa nel nord di Gaza. Si tratta di Guy Gilboa-Dalal, Alon Ohel, Omri Miran, Gali e Ziv Berman, Matan Angrest ed Eitan Mor. Fonti israeliane e arabe hanno confermato che stanno bene e sono in grado di camminare autonomamente.
Israele accoglie i primi sette ostaggi rilasciati da Hamas. E Trump annuncia: “La guerra è finita”
A Tel Aviv, la notizia del rilascio è stata accolta con un lungo applauso nella cosiddetta Piazza degli Ostaggi, dove da mesi famiglie e cittadini si ritrovano per chiedere il ritorno dei propri cari. Le immagini trasmesse dalle televisioni israeliane mostrano volti commossi, bandiere, lacrime di sollievo e abbracci che sanno di rinascita.
“Quando abbiamo sentito la notizia, abbiamo preparato le magliette con la foto di Matan. Finalmente possiamo dirlo: torna a casa”, ha raccontato un amico della famiglia Angrest, mentre il padre, Hagai, si metteva in viaggio verso la base militare di Re’im. Anche Galit Kalfon, madre dell’ostaggio Segev Kalfon, non riesce a trattenere l’emozione: “Mi sono svegliata felice, ma non ci crederò finché non lo vedrò. Continueremo a sperare finché tutti non saranno liberi”.
La gioia è attraversata però da un filo di inquietudine. Le autorità israeliane non hanno ancora comunicato le condizioni precise dei prigionieri rilasciati, né il numero di coloro che seguiranno nelle prossime ore. Secondo fonti militari, la seconda fase del rilascio inizierà alle 10 locali (le 9 in Italia) nel sud della Striscia di Gaza, dove la Croce Rossa sta predisponendo nuovi convogli.
L’elenco completo degli ostaggi che saranno liberati in giornata
L’elenco completo degli ostaggi destinati alla liberazione oggi, diffuso dall’ala militare di Hamas, comprende venti nomi già noti alle autorità israeliane. Tra loro ci sono Bar Kupershtein, Evyatar David, Yosef Haim Ohana, Segev Kalfon, Avinatan Or, Elkana Bohbot, Maxim Herkin, Nimrod Cohen, Matan Zangauker, David e Ariel Cunio, e altri rapiti durante l’attacco del 7 ottobre.
A Re’im, dove gli ostaggi saranno accolti e sottoposti ai primi controlli medici, tutto è pronto: tende, medici, volontari e un cordone di familiari che non smettono di pregare. “Non sappiamo in quali condizioni tornerà Eitan”, ha detto la nonna di uno dei giovani liberati, “ma lo accoglieremo con grande gioia e gratitudine”.
Mentre il sole si alza su Israele, l’attesa cresce. Le strade si riempiono di bandiere e cartelli con i nomi dei rapiti. Dopo mesi di buio, il Paese prova a respirare di nuovo. La guerra, come ha detto Trump, forse non è davvero finita. Ma per sette famiglie, oggi, la pace ha finalmente un volto.
Fonte lanotiziagiornale.it di Davide Manlio Russo
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