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La Global Sumud Flotilla procede a vele spiegate: “Non ci fermeremo il mondo è con noi”

Last updated: 09/09/2025 15:29
By Redazione 98 Views 6 Min Read
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A Tunisi la conferenza stampa dei membri della coalizione dopo l’attacco: “È un test per l’umanità, l’Ue condanni”. Albanese: “L’assedio a Gaza finirà, se non domani, dopodomani”

Contents
IL RACCONTO DI UN TESTIMONEALBANESE: ASSEDIO A GAZA FINIRÀ, SE NON DOMANI, DOPODOMANISi precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.                                                 

“Ecco il nostro messaggio per il mondo: questo è un test storico per l’umanità. Dobbiamo sollevarci, protestare, boicottare, rompere il meccanismo del genocidio. Nulla ci fermerà: siamo consapevoli dell’enorme rischio che corriamo ma non è comparabile a quello che affrontano ogni giorno gli abitanti di Gaza. La nostra missione continua perché abbiamo il mondo e il diritto internazionale dalla nostra parte: a migliaia ogni giorno continuano a chiederci di partecipare”. Lo ha dichiarato Thiago de Avila, attivista brasiliano tra i membri di punta della Global Sumud Flotilla, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta stamani a Tunisi.

La notte scorsa, una delle navi della coalizione internazionale che intende rompere il blocco sulla Striscia di Gaza imposto da Israele dal 2007, per portare aiuti umanitari alla popolazione palestinese, ha denunciato di aver subito un attacco da parte di un drone, che ha scatenato un incendio a bordo. La nave, è stato sottolineato durante la conferenza stampa, era ormeggiata al porto Sidi Bou Said, in Tunisia, in attesa di unirsi alle imbarcazioni già in viaggio verso la Striscia. Dopo Avila è intervenuta anche la deputata portoghese Mariana Mortagua, dichiarando: “Chiediamo alla Commissione europea di prendere posizione e condannare quanto è accaduto. Ci sostenga. Se non lo farà, andremo comunque avanti”, come dimostrerebbe anche il fatto che ad ora, nessuno dei membri della Flotilla ha prenotato il volo di ritorno.

IL RACCONTO DI UN TESTIMONE

Nel corso della conferenza stampa uno dei sei membri che era a bordo dell’imbarcazione colpita, Miguel Duarte, di nazionalità portoghese, ha condiviso la sua testimonianza: “Ero sul ponte della nave quando ho sentito il rumore di un drone che si avvicinava, ho alzato gli occhi e ho visto che era tre o quattro metri sopra di noi. Ho avvertito i miei compagni e abbiamo visto il drone spostarsi sulla parte anteriore della barca. Il tempo di indossare i giubbotti di salvataggio e ci ha bombardato. All’esplosione è seguito immediatamente un incendio, che siamo riusciti a spegnere rapidamente e, fortunatamente, tutti sono sani e salvi”. Duarte ha poi commentato: “Si tratta di un attacco vergognoso”. La Global Sumud Flotilla ha annunciato l’avvio di un’inchiesta ma i sospetti ricadono sull’esercito israeliano, “che in diciassette anni di assedio ha sempre respinto le navi della Flotilla. Questa non è la prima” aggiunge ancora Avila, che poi avverte: “Chiediamoci: chi ha interesse a fermare una missione che trasporta aiuti umani a Gaza, e chiediamoci chi è che sta facendo morire i bambini di fame, chi sta bombardando operatori umanitari, giornalisti, scuole, zone residenziali?”, osservando che in queste ore “la situazione sta ulteriormente peggiorando”, dopo che il governo israeliano ha intimato agli abitanti di Gaza City “l’evaquazione complete dalla città: siamo alla fase finale della pulizia etnica”.

A turno sono intervenuti altri membri della missione internazionale, che rappresenta cittadini da 44 Paesi tra cui anche l’Italia, sottolineando che “dove i nostri leader e governi stanno fallendo, interverremo noi della società civile” ed evidenziando che a dare forza all’operazione “è la resilienza della popolazione palestinese che combatte da 80 anni contro occupazione, apartheid, colonialismo, pulizia etnica e genocidio”.

ALBANESE: ASSEDIO A GAZA FINIRÀ, SE NON DOMANI, DOPODOMANI

“La missione non sarà rinviata, quanto accaduto non altera la nostra determinazione, sempre con spirito pacifico, di raggiungere Gaza e rompere l’assedio. Se non sarà domani, sarà dopodomani”. Così ha dichiarato Francesca Albanese, rappresentante speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati, intervenendo a margine della conferenza stampa. L’incontro coi media si è reso necessario dopo che, la scorsa notte, un drone ha bombardato una delle imbarcazioni della flotta che intende portare a Gaza aiuti umanitari, rompendo l’assedio israeliano in atto dal 2007. La deflagrazione ha scatenato un incendio che i sei membri a bordo della nave ha rapidamente domato. “Noi saremo sempre con voi”, ha concluso la rappresentante Onu.

Fonte Agenzia Dire www.dire.it di Alessandra Fabbretti

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Si precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.                                                 

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