Cavo Dragone al Ft: “Si studia una risposta più aggressiva”. Zakharova: ‘Dimostra la volontà di muoversi verso escalation’
La Nato sta valutando di essere ‘più aggressiva’ nella risposta agli attacchi informatici, ai sabotaggi e alle violazioni dello spazio aereo da parte della Russia.
Lo ha detto l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del comitato militare dell’Alleanza atlantica in un’intervista a Ft. ‘Stiamo studiando tutto – ha dichiarato – sul fronte informatico, siamo in un certo senso reattivi. Essere più aggressivi o proattivi invece che reattivi è qualcosa a cui stiamo pensando’. Dragone ha detto che un ‘attacco preventivò potrebbe essere considerato ‘un’azione difensiva’ ma ha avvertito: È più lontano dal nostro normale modo di pensare’.
«Riteniamo che la dichiarazione di Giuseppe Cavo Dragone sui potenziali attacchi preventivi contro la Russia sia un passo estremamente irresponsabile, che dimostra la volontà dell’alleanza di continuare a muoversi verso un’escalation”: così in una dichiarazione la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, riferendosi all’intervista sul Financial Times dell’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del comitato militare dell’Alleanza atlantica. Lo riporta la Tass. «Consideriamo la dichiarazione come un tentativo deliberato di minare gli sforzi volti a trovare una via d’uscita alla crisi ucraina», ha aggiunto. «Chi rilascia dichiarazioni di questo tipo – sostiene Zakharova – deve essere consapevole dei rischi e delle potenziali conseguenze che ne derivano, anche per i membri dell’alleanza».
Tajani, “Attacchi ibridi? E’ questione per la Nato”
In merito agli attacchi preventivi della Nato contro la Russia per minacce ibride, «è una questione che deve seguire la Nato, non tocca a noi. Sulla guerra ibrida certamente dobbiamo adottare delle contromisure. Anche la riforma del ministero degli Esteri prevede la realizzazione di una direzione generale della sicurezza, della sicurezza cibernetica». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenuto alla celebrazione per i 75 anni dell’Agi e rispondendo a una domanda sull’intervista dell’ammiraglio Dragone al Financial Times. «Quindi anche noi siamo fortemente impegnati per garantire la sicurezza, la protezione dei dati, la sicurezza del nostro Paese, la sicurezza delle nostre ambasciate. La guerra ibrida è un tema fondamentale», ha aggiunto.
Fonte gazzettadelsud.it
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