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Lampedusa: Il ricordo della più grande strage di migranti, 368 martiri della “globalizzazione dell’indifferenza”

Last updated: 03/10/2024 11:51
By Redazione 82 Views 3 Min Read
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Undici anni fa il naufragio di Lampedusa in cui morirono 368 migranti.

Un’imbarcazione libica usata per il trasporto di uomini, donne e bambini si inabissò a poche miglia dal porto dell’Isola delle Pelagie.

Il naufragio provocò 368 morti accertati e circa 20 dispersi presunti, numeri che la ricordano come una delle più gravi tragedie nel mar Mediterraneo.

I superstiti salvati furono 155, di cui 41 minori: 40 non accompagnati e uno solo con la famiglia.

Il barcone, un peschereccio lungo circa 20 metri, era salpato dal porto libico di Misurata il primo ottobre 2013, con a bordo migranti di origine eritrea e etiope.

La barca era giunta a circa mezzo miglio dalle coste lampedusane quando i motori si bloccarono, poco lontano dall’Isola dei Conigli. Secondo una ricostruzione degli investigatori, per attirare l’attenzione delle navi che passavano, l’assistente del capitano avrebbe agitato uno straccio infuocato producendo molto fumo.

Questo avrebbe spaventato parte dei passeggeri, che si sarebbero spostati da un lato dell’imbarcazione stracolma che si è rovesciata. La barca avrebbe girato su se stessa tre volte prima di colare a picco.

Alle sette circa locali alcune imbarcazioni civili e pescherecci notarono i naufraghi e diedero l’allarme, caricando la maggior parte dei superstiti a bordo.

Nei giorni successivi, le operazioni di recupero dei morti e la conta del numero dei morti. Sull’Isola di Lampedusa sono diverse le iniziative organizzate in occasione della Giornata della memoria e dell’accoglienza.

Da allora, denunciano Oim, Unhcr e Unicef, sono infatti oltre 30 mila le vittime registrate, di cui quasi 24 mila lungo il Mediterraneo centrale, che si conferma come una delle rotte più pericolose a livello globale. Solo nel 2024 già oltre 1.229.

E Continuano gli sbarchi, continua la fuga da Libia, Tunisia, da Paesi africani e del Medio Oriente in guerra: in mille sono giunti a Lampedusa in 24 ore.

Arrivano sull’isola anche gli studenti, 500 dai sei Paesi d’Europa, per incontrare, su iniziativa del “Comitato Tre ottobre”, testimoni e familiari delle vittime dei naufragi nel Mediterraneo e chi lo ha attraversato per raggiungere il vecchio continente.

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