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L’ultimo regalo: Vitalizio su, c’è l’inflazione. La Sicilia paga ogni mese 1,5 milioni per i vitalizi, che fa quasi 18 milioni all’anno

Last updated: 16/02/2025 6:45
By Redazione 151 Views 8 Min Read
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Se il costo della vita galoppa e il governo fa poco per limitarlo, tocca alle Regioni metterci una pezza.

Certo non per tutti, ma almeno per una categoria di ‘fragili’ troppo spesso dimenticata: gli ex consiglieri regionali, specie quelli che, a dispetto delle varie riforme del vitalizio, hanno mantenuto il diritto a incassare gli assegni stellari di un tempo.

Migliaia e migliaia di euro al mese ulteriormente gonfiati grazie a un’aggiuntina provvidenziale che vale oro. “Adeguamento all’inflazione ”, dicono.

Avercene.

Premessa necessaria, prima di avventurarsi tra i casi più clamorosi. La mappatura è per forza incompleta: molte Regioni (come la Puglia) non hanno ancora fornito i dati con l’aggiornamento Istat per il 2025. Altre (come il Piemonte) non consentono un raffronto con gli anni precedenti, altre (come la Calabria) ancora hanno i dati fermi al 2023 e per giunta, in barba alla trasparenza, gli importi si riferiscono non ai nominativi degli ex consiglieri ma alle loro anonime matricole. Ma pure col materiale a disposizione non mancano leccornie.

A partire dall’E milia- Romagna. Dove tra i maggiori beneficiari c’è Enrico Aimi, ex senatore di Forza Italia oggi componente del Csm: negli ultimi due anni il suo assegno è passato dai 4.203 euro lordi del 2022 ai 4.544 del 2023 e, infine, ai 4.789 del 2024. Un bel +14 per cento complessivo, con 245 euro al mese in più nell’ultimo anno (+5,3 per cento sul 2023). Dal 2022 rientra nella categoria anche l’ex parlamentare Pier Luigi Bersani: in Regione ha maturato un vitalizio da 4.974 euro, già lievitato rispetto ai 4.365 del 2022 e ai 4.719 del 2023 (+255 euro al mese in un anno).

Niente male anche in Umbria: negli ultimi due anni gli assegni sono volati in media del 13 per cento, di cui oltre il 4 per cento nel 2024. Il più ricco è Maurizio Rosi, salito da 7.352 euro a 7.749 soltanto nell ’ultimo anno, un po’ come l’ex collega Massimo Mantovani passato da 6.790 euro lordi mensili a 7.346. Tradotto fanno 556 euro al mese in più.

L’inflazione fa la gioia anche del Molise o meglio dei politici titolari di vitalizio (78 beneficiari diretti e 25 in reversibilità). Dall’ultimo aggiornamento risulta che l’ex presidente della provincia di Campobasso nonché consigliere regionale Rosario de Matteis percepisce attualmente 6.380 euro al mese così come l’altro consigliere di lungo corso Antonio Di Rocco: entrambi nel 2023 percepivano invece 6.053 e nel 2022 ‘so – lo’ 5.389 al mese.

Niente male anche l’incremento registrato negli ultimi due anni dall’assegno dell’ex presidente della regione Enrico Santoro: da 4.985 a 5.680 euro mensili.

Stesso spartito in Basilicata che spende per i vitalizi e gli assegni di reversibilità oltre 3,7 milioni di euro all’anno per coprire le spese dei 73 beneficiari di vitalizio diretto e per i 28 eredi. L’assegno più ricco è quello di Carlo Chiurazzi che si attesta a quota 6.855 euro al mese e che nel 2022 era di 6.139. Incrementi pesanti nel biennio anche per l’ex governatore Filippo Bubbico passato da 5.238 al mese nel 2022 a 5.850 euro nel 2023 e per l’altro consigliere pure lui ex parlamentare Mario Lettieri il cui assegno è lievitato da 4.911 a 5.484 euro mensili.

In Abruzzo godono dei vecchi vitalizi quasi 140 beneficiari, anche politici in piena attività visto che non esiste incompatibilità con altri emolumenti regionali e nemmeno con lo stipendio o il vitalizio da parlamentare. Per questo percepisce l’assegno anche l’attuale assessore regionale alla Salute Nicoletta Verì. L’attuale presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, Nazario Pagano, che è stato presidente del consiglio regionale percepisce attualmente 4.350 euro al mese a fronte dei 3.720 al mese dell’anno precedente. L’ex consigliere Giuseppe Tagliente è passato da 5.000 euro al mese del 2022 agli attuali 5.800, Mario Amicone da 4.541 a 5.300. Un’altra conoscenza della politica nazionale, Stefania Pezzopane ha visto lievitare il vitalizio della regione da 3.568 euro al mese a 4.066.

E che dire del Friuli ? Nell ’esercizio finanziario 2025 la spesa per i vitalizi è prevista a quota 8,2 milioni in aumento di 240 mila euro rispetto all’anno precedente per i nuovi tre consiglieri che hanno maturato il diritto all’assegno ma anche per l’adeguamento all’inflazione del 2%

Poi ci sono altre Regioni con balzelli più contenuti.

È il caso della Toscana , dove l’aumento è senza fretta ma senza posa. L’ex parlamentare Pri e poi Pd Stefano Passigli, per dire, nel 2022 si portava a casa 5.424 euro al mese, nel 2023 è salito a 5.478 e nel 2024 è arrivato a 5.516.

Brindano gli ex anche in Campania dove gli importi dei vitalizi, come in altre regioni, sono registrati su base annuale. Le spese comunque volano: dall’ultimo aggiornamento disponibile risulta per esempio che Antonio Bassolino è passato da 85 mila a 92 mila euro all’anno come l’altro ex di lusso Antonio Amato. Sempre di 92 mila euro all’anno è la cifra percepita (ma tra vitalizio e indennità differita) dall ’ex assessore regionale Pasquale Sommese finito nei guai per un’inchiesta sugli appalti truccati per la quale è stato condannato nel 2023 a sette anni. Restando alle facce note, Mister 100 mila preferenze, al secolo Alfredo Vito percepisce invece un assegno da 52.800 che nel 2022 era di 48 mila euro l’anno.

Il Paperone dei vitalizi delle Marche è invece Pietro Marcolini: nel 2024 ha percepito un vitalizio di 71.000 euro che nel 2022 era stato di 62.138 esattamente come l’impennata dell ’assegno dell’altro ex assessore Lidio Rocchi. Sul podio anche l’ex presidente della regione Rodolfo Giampaoli, il cui vitalizio è passato in due anni da poco più di 60 mila eu-ro a 68.635 all’anno.

Anche le regioni che non pubblicano gli importi che spettano ai singoli ex danno soddisfazioni.

La Sicilia per dire paga ogni mese 1,5 milioni per i vitalizi, che fa quasi 18 milioni all’anno (la spesa era stata invece di 16 milioni e 350 mila nel bilancio 2022). Inutile dire che si tratta di assegni da mille a maggior ragione nel caso dell’ex governatore Totò “Vasa Vasa” Cuffaro che, passate le disavventure giudiziarie, può ora godersi il vitalizio maturato durante le quattro consiliature al suo attivo.

Inutile dire che sperano anche Roberto Formigoni in Lombardia (che ha comunque già riavuto il vitalizio dal Senato) e Giancarlo Galan in Veneto. Quest ’ultimo ha fatto ricorso per ottenere lo stesso trattamento riservato al suo ex assessore Renato Chisso anche lui travolto dallo scandalo Mose: Chisso gode oggi di un assegno regionale mensile di 5.426 euro al mese. Alla faccia di condanna e annessa confisca che non gli intacca più il vitalizio.

Cin!

Fonte ilFattoQuotidiano

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